Ferentino, l'omaggio a Giuseppe Bonaviri: piantato il primo "seme"

Gli artisti con la d.ssa Giuseppina Bonaviri, presidentessa del Centro Studi Internazionale Giuseppe Bonaviri
La serata di venerdì al quartiere Ponte Grande di Ferentino ha visto diversi appassionati di arte e cultura leggere opere dello scrittore e poeta siciliano ma ciociaro...

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La serata di venerdì al quartiere Ponte Grande di Ferentino ha visto diversi appassionati di arte e cultura leggere opere dello scrittore e poeta siciliano ma ciociaro di adozione che ha più volte sfiorato il Nobel per la letteratura.

Un “seme” di rinascita culturale e sociale in memoria del poeta e scrittore Giuseppe Bonaviri è quello che virtualmente è stato piantato con la manifestazione dal titolo “Il Seme- tra musica e parole”, patrocinata dal Centro Studi Internazionale di cui è presidente proprio la d.ssa Giuseppina Bonaviri, figlia dello scrittore. Anche il Comune di Ferentino (presente la delegata del sindaco, l’assessora Piera Dominici) e il Comitato Ponte Grande hanno voluto patrocinare la serata, visto il valore culturale della stessa. A coordinare i lavori il presidente del comitato, Mauro Bonaquisti e Camilla Pulcinelli, insegnante e scrittrice, che hanno fatto da raccordo tra diverse figure che, in un modo o nell’altro, si occupano di cultura o sono artisti. Si sono esibiti sul palco Franco Pallotta, scrittore e regista teatrale, Fausta Dumano, insegnante e scrittrice, Angelica Fiorentini, musicista e artista, Emanuele Zolli, artista e musicista, Giovanni Liberatori, musicista, Clelia Pulcinelli, scrittrice e performer e Andrea Tagliaferri, poeta e giornalista oltre a Camilla Pulcinelli insegnante e scrittrice che ha anche condotto la serata.

 Sono stati letti alcuni passi e poesie tratti da ‘L’incominciamento’, accompagnati da musiche scelte che richiamavano i temi trattati, per omaggiare il poeta che da Mineo giunse a Frosinone dove fu il primo medico cardiologo della provincia e che, come scrittore, sfiorò il premio Nobel più volte in un ventennio (soprattutto nel 2004 quando lo mancò per un solo voto). L’autore siciliano, adottato dalla Ciociaria, ha lasciato testimonianze uniche come le tante lettere di Sciascia, Calvino e altri autori del ‘900 che ne testimoniano l’apprezzamento e l’affetto nei circuiti della grande letteratura e che compongono una parte dell’immenso archivio che, come ha ricordato proprio la figlia Giuseppina, medico psichiatra e Consigliera provinciale di parità, dal 2009 è tutelato quale patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Sovrintendenza archivistica del Lazio ed è custodito proprio nella sua casa museo a Frosinone. Le intenzioni del gruppo sono quelle di ‘contaminare’ anche altri luoghi della provincia ciociara con eventi simili. Durante la serata gli artisti sono stati omaggiati dal Centro Studi Internazionale, per mano di una delle nipoti di Bonaviri (Maria Raffaella Mastandrea Bonaviri) con delle borse di tessuto decorate a mano da una giovane artista Anna Claudia de Bernardino che saranno presto disponibili quale strumento di comunicazione e promozione dell’arte da parte del Centro studi stesso in occasione del centenario della nascita nel 2024.

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Il Messaggero