(Teleborsa) - La vendemmia 2019 si chiude con un calo della produzione del 20% rispetto al 2018, ossia con un "addio ad una bottiglia di vino Made in Italy su cinque",...
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La vendemmia 2019 è iniziata quest'anno il 7 agosto, tra le più anticipate dell'ultimo decennio, e dopo poco più tre mesi di raccolta lungo la Penisola ora restano da completare pochissime vigne di varietà tardive come l'Aglianico nelle aree interne di Basilicata e Campania o il Nebbiolo in altitudine del Piemonte e della Valtellina.
Per Coldiretti è stata "un'annata di buona/ottima qualità", con una stima di 44,3 milioni di ettolitri di produzione Made in Italy destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt , con 332 vini a Denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a Denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola. Ad insidiare il primato italiano ci provano i cugini francesi con 42,2 milioni di ettolitri, mentre la Spagna, più distanziata, si ferma a 37 milioni di ettolitri.
(Foto: Per gentile concessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero