Aborto farmacologico, il Piemonte vuole bloccare la pillola Ru486 nei consultori

Aborto farmacologico, il Piemonte vuole bloccare la pillola Ru486 nei consultori
Niente somministrazione della Ru486 nei consultori, stop alla distribuzione in Day Hospital alla fine dell'emergenza Covid, raccordo delle istituzioni con i movimenti pro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Niente somministrazione della Ru486 nei consultori, stop alla distribuzione in Day Hospital alla fine dell'emergenza Covid, raccordo delle istituzioni con i movimenti pro vita. Sono le linee guida che la Regione Piemonte potrebbe approvare a breve sull'aborto farmacologico, con una apposita delibera, in contrasto con quelle del ministero della Salute. L'iniziativa, anticipata dalle pagine locali della Stampa, è dell'assessore Maurizio Marrone, che ad agosto aveva attivato l'avvocatura regionale contro il governo. Quella sull'aborto farmacologico «è una proposta dell'assessore» Marrone, «che verrà portata prima in maggioranza per una valutazione da parte di tutti, essendo un tema che tocca le sensibilità individuali». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sulla delibera dell'esponente FdI che, in contrasto con le linee guida nazionali, impone il ricovero per la somministrazione della Ru486. Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, dopo aver letto dell'iniziativa dell'assessore in Piemonte Maurizio Marrone in favore di una delibera regionale per vietare la somministrazione della Ru486 per l'interruzione di gravidanza nei consultori per lo stop alla distribuzione in Day Hospital alla fine dell'emergenza Covid, ha telefonato - secondo quanto si apprende - al presidente della Regione Alberto Cirio esprimendo la propria preoccupazione e per capire se tale proposta fosse all'ordine del giorno della Giunta. Cirio, sempre secondo quanto viene riferito, avrebbe rassicurato il ministro spiegando come tale iniziativa non sia in programma al momento.


Aborto farmacologico, la Tesei: «Come sempre detto, non c'entra l'ideologia, ma il bene delle donne». L'intervista

Pillola per l'aborto in day hospital, Speranza aggiorna le linee guida. Si scatenano le polemiche

Manifestazione donne pro-choice per difendere la legge 194 davanti al Ministero della Salute


«Io non ne faccio una bandiera ideologica, la preoccupazione è difendere prima di tutto la salute della donna e non accetto che la si strumentalizzi per fare campagna sulla pelle delle donne», afferma Maurizio Marrone, assessore ai Diritti della Regione Piemonte, intervenendo sulla questione dell' aborto farmacologico. Interviene anche la sindaca Chiara Appendino: «Sull' aborto, il diritto di scelta non si tocca. Ci batteremo in ogni sede affinché la tutela delle donne e il loro diritto all'autodeterminazione vengano rispettati».


  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero