La rete italiana contraccezione e aborto Pro-Choice lancia per il 2 luglio alle ore 11 un presidio al ministero della Salute in piazza Castellani a Roma per chiedere aborto sicuro...
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«Nel rispetto della legge 194/78, chiediamo di garantire alle donne il diritto di accedere alle tecniche contraccettive e abortive piu' efficaci e aggiornate. In particolare chiediamo di sostenere le donne nell'accesso ai servizi medici che garantiscono l'aborto farmacologico e di reintrodurre i contraccettivi in fascia A, quella dei farmaci essenziali e gratuiti. L'accesso all'aborto farmacologico e' ostacolato, oggi, in Italia, da restrizioni e indicazioni previste dalle linee nazionali ma non giustificabili da un punto di vista scientifico-medico: la richiesta di ospedalizzazione di tre giorni e il limite per la somministrazione fissato a sette settimane dall'inizio dell'ultima mestruazione. In Italia il ricorso all'aborto farmacologico e' fermo in media al 20,8% e in molte regioni non arriva neanche al 10%, con una estrema variabilita' da regione a regione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero