Mufasa, il raro leone bianco messo all'asta per i cacciatori: oltre 200mila firme per salvarlo

Il leone bianco messo all'asta per farlo uccidere dai cacciatori
Un rarissimo esemplare di leone bianco, è stato messo all'asta in Sudafrica. Vogliono venderlo al miglior offerente tra i cacciatori di trofei. La notizia, inutile...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un rarissimo esemplare di leone bianco, è stato messo all'asta in Sudafrica. Vogliono venderlo al miglior offerente tra i cacciatori di trofei. La notizia, inutile sottolinearlo, è stata immediatamente ripresa da animalisti e ambientalisti che, da diverse settimane, hanno iniziato a raccogliere firme e, in qualche caso, addirittura soldi, per salvare il re della foresta.


Mufasa, questo il nome del bellissimo esemplare di leone bianco, era stato catturato, insieme a Soraya, quando era soltanto un cucciolo, circa tre anni fa. Impossibilitato a riprodursi, data la vasectomia cui era stato sottoposto, oggi sembra sia considerato una inutile bocca da sfamare. Così, nonostante goda di buona salute, qualcuno ha partorito la brillante idea. Una vera e propria asta da destinarsi al miglior offerente tra i cacciatori di trofei interessati. E le richieste, non si sono fatte attendere.

D'altronde, anche in Sud Africa, il "mercato delle fiere" che si rivolge alla caccia grossa, non sembra conoscere battute d'arresto. Sono note da tempo, infatti, le cosiddette "lion farm", strutture dove vengono allevati centinaia di leoni che, una volta adulti, spesso finiscono nel mirino dei fucili di precisione.

Così, mentre il destino di Mufasa sembrava ormai segnato, le campagne internazionali di sensibilizzazione, partite anche sui social, hanno iniziato a dare i primi frutti. Sono, infatti, oltre 200mila le firme raccolte dalle varie pagine che si stanno occupando, inviate alle autorità sudafricane . Non mancano nemmeno le offerte in denaro, con le quali si spera di controbattere a quelle degli appassionati cacciatori.

I leoni bianchi, sono esemplari estremamente rari. Dei circa 300 esemplari conosciuti, soltanto 13 vivono allo stato selvaggio.

Nel frattempo, la corsa per salvare Mufasa è ancora in pieno svolgimento. Tra le proposte avanzate da coloro che vogliono salvarlo, quella del trasferimento in un santuario naturale dove possa continuare a sognare il suo regno perduto.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero