Colpita alla bocca con una pistola a piombini e poi presa a calci. Potrebbe non farcela la piccola gattina aggredita giovedì scorso da sconosciuti a Lavinio, sul litorale...
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«Ferire in modo grave e senza alcuna motivazione un animale è un gesto ignobile che qualifica le persone che l'hanno compiuto con l'unica definizione possibile: criminali». A dirlo è Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando l'episodio.
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«Anche se la situazione risulta molto grave ci auguriamo che possa riprendersi - prosegue Brambilla - e che chi le ha fatto del male venga assicurato alla giustizia. Anche quando ciò accade, purtroppo, spesso chi ha compiuto questi gesti indegni non finisce, come dovrebbe, in galera e non solo perché le pene per maltrattamenti e uccisioni sono ancora troppo blande, ma anche perché il nostro sistema giuridico considera ancora gli animali come oggetti. Per questa ragione chiedo a governo e parlamento di discutere - e approvare al più presto - la mia proposta di legge costituzionale (AC 15) che, tra le molte rivendicazioni a tutela dei quattrozampe, chiede che essi vengano considerati come esseri senzienti e che la Repubblica ne promuova e garantisca la vita, la salute e un'esistenza compatibile con le loro caratteristiche etologiche».
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«Come associazione animalista radicata sul territorio - aggiunge Cristina Valeri, presidente della sezione romana di Leidaa - aiuteremo le autorità a raccogliere le giuste informazioni sull'accaduto: chi sa o ha visto qualcosa per favore aiuti ad individuare i colpevoli affinché questo atroce reato non rimanga impunito. Facciamo anche a tutte le scuole di qualsiasi grado di introdurre o aumentare l'educazione dei ragazzi all'ambiente e agli animali, è una necessità sempre più urgente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero