E’ chiusa l’inchiesta per il festino a base di sesso e cocaina in un appartamento di Chieti Scalo, il 4 febbraio scorso, e sono tre le persone che rischiano il...
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La trans salì poi su un autobus, diretta a casa, a Montesilvano dove risiedeva, ma le sue condizioni fisiche fecero scattare l’allarme e poco dopo venne raggiunta da un’ambulanza che la portò in ospedale e da una pattuglia dei carabinieri raccontando l’accaduto. O.E., inoltre, deve rispondere, in concorso con altre due persone, di aver ceduto poco più di un grammo e mezzo di cocaina. Un altro indagato, inoltre, deve rispondere di favoreggiamento: partecipò al festino e, sempre secondo l’accusa, subito dopo i fatti aiutò O.E. a cancellare le tracce del reato e lo ospitò nella propria abitazione dove gli diede abiti puliti al posto di quelli macchiati di sangue che il dentista aveva addosso, consentendogli di nascondere sia gli abiti che il coltello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero