Comune, Pd in tilt su Delli Iaconi
Egidi: "Non è il nuovo che avanza"

Comune, Pd in tilt su Delli Iaconi Egidi: "Non è il nuovo che avanza"
di Simone Canettieri
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Domenica 1 Settembre 2013, 12:27
VITERBO - L’effetto quello di bomba. Sganciata sulla festa del Pd in chiusura oggi pomeriggio. Il nuovo asse popolari-renziani per nominare assessore Tonino Delli Iaconi, ex direttore di Confindustria, è andato subito di traverso ad Andrea Egidi, segretario del partito, e al resto dell’ala dalemiana, dal deputato Alessandro Mazzoli al senatore Ugo Sposetti. Il risultato? I democrat sono di nuovo in fibrillazione.



Egidi, cosa ne pensa di questa idea di Delli Iaconi assessore?

«Non so quanto sia utile affrontare questa discussione con la teoria degli assi. Resto alle parole del sindaco: l’ottavo assessore deve essere nominato nel campo del Pd. Per quanto riguarda poi Delli Iaconi, l’era dei tecnici è finita: l’esperienza di Monti dovrebbe averci insegnato qualcosa».



Sta mettendo un veto sull’ex direttore di Confindustria?

«Diciamo che non mi sembra il nuovo che avanza, non è un giudizio negativo, ma una constatazione. Il tema è un altro».



Quale?

«Abbiamo già tre ottimi assessori, il sindaco sa che l’ottavo sarebbe comunque spettato al Pd e all’area Renzi. Trovo anche sgradevole che per settimane si sia fatto il nome di Minchella, una ragazza di 24 anni, per poi abbandonarlo così».



Ma l’indicazione dell’esterno arriva dall’area Renzi con il placet dei fioroniani o viceversa.

«Siamo un partito importante e possiamo esprimere ottime risorse».



In ballo c’è la delega allo Sviluppo. Non è che il Pd ha paura di confrontarsi con il mondo di Confindustria?

«Nessuna paura, anche perché nel programma c’è scritto che Viterbo non subirà più uno sviluppo disordinato come quello che c’è stato in passato. E l’assessore Ricci garantirà questo tema».



E’ vero che anche lei puntava a entrare in giunta?

«Lo sono stato per la stampa. Il sindaco ha sempre sostenuto che, eccetto Viva Viterbo, gli assessori sarebbero stati tutti interni».
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