Locale chiuso e primo ammonimento. A cinque giorni dall’infuocata notte di San Faustino scattano i primi provvedimenti restrittivi emessi dal questore Fausto Vinci. Dopo i fatti di domenica scorsa che hanno portato la tensione alle stesse nel multietnico quartiere del centro storico il questore ha disposto la sospensione per 15 giorni della licenza comunale per la gestione della somministrazione di alimenti e bevande dell’esercizio gestito da un cittadino nigeriano, da cui tutto sarebbe nato.
Nel locale infatti domenica sera era in corso una serata particolarmente esuberante.
«Nei confronti dell’aggressore, un 30enne di nazionalità nigeriana gravato da diversi precedenti di polizia, è stata applicata - spiega la Quest’era - la misura di prevenzione dell’avviso orale. La divisione polizia anticrimine, diretta da Amelia Priaro, sta valutando anche l’adozione di altri provvedimenti amministrativi a carico dello straniero». Provvedimenti che arrivano 24 ore dopo il comitato ordine e sicurezza in Prefettura proprio sulla situazione di San Faustino. Riunione a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine, la sindaca Chiara Frontini e i rappresentati del comitato di quartiere.
«Nelle prossime settimane, a seguito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, verranno ulteriormente intensificati - spiega il questore Fausto Vinci - i dispositivi di controllo del territorio della polizia di stato di Viterbo nella zona di San Faustino e nelle altre aree del centro storico cittadino finalizzate a prevenire il compimento di illegalità e a favorire la sicurezza di residenti e turisti». Controlli quindi ma anche nuove e dirette azione per contrastare la microcriminalità e il degrado nel quartiere.