Caos rsa, continua la battaglia tra associazione e Comune. Il sindaco Michelini: «Pagheremo i contributi entro la fine dell'anno»

Caos rsa, continua la battaglia tra associazione e Comune. Il sindaco Michelini: «Pagheremo i contributi entro la fine dell'anno»
di Federica Lupino
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Mercoledì 21 Settembre 2016, 16:42
"Il parere del Consiglio di Stato sulle Rsa non cambia nulla". Lo continua a ripetere il sindaco Leonardo Michelini anche per fugare ogni dubbio sulla tenuta dei conti comunali, dopo che dall'opposizione in molti hanno sollevato il pericolo di disequilibrio di bilancio. "Le cose – spiega il primo cittadino – sono rimaste esattamente come erano prima che la delibera di aprile del 2015 (quella dichiarata illegittima dal tribunale amministrativo, ndc) entrasse in vigore, visto che non l'abbiamo mai applicata. Possiamo anche modificare il provvedimento ma non cambiano gli effetti".

Rimane però il fatto che la maggioranza dei 97 anziani ricoverati ha accumulato debiti che oscillano tra i 15mila e i 25 mila euro perché, da quando le rette a loro carico sono lievitate per la riduzione del contributo comunale, non avendo i soldi hanno smesso di pagarle.

"Il dovuto – garantisce Michelini – verrà assolto dal Comune e della Regione entro la fine del 2015, ovvero a consuntivo, come sempre avvenuto". Ma i soldi ci sono? "Le risorse che mancano le metteremo a bilancio, chiedendo l'aiuto della Regione. In ogni caso, bisogna ricordare che si tratta di contributo e non di una compartecipazione alle spese. La delibera incriminata nasceva proprio da questa doppia esigenza: bilanciare la necessità di mantenere i conti in equilibrio con il diritto all'assistenza di quei cittadini. Non possiamo certo andare in disequilibrio di bilancio". Intanto, annuncia che dopo il parere del Consiglio di Stato il Comune produrrà una propria memoria da inviare al presidente della Repubblica.

Già, il Capo dello Stato. A lui si sono rivolti dall'Aforsat, associazione familiari ospiti delle residenze sanitarie assistenziali della Tuscia, che hanno presentato un ricorso straordinario. Ed è proprio nelle more di questo procedimento che Sergio Mattarela ha incaricato il Consiglio di Stato di emettere un parere. "Un pronunciamento – ricorda Maria Laura Calcagnini, presidente dell'associazione - che è inappellabile. Quale che sia il termine con cui lo si voglia chiamare, il risultato non cambia: il Comune deve pagare le somme per coprire le rette".
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