Il terreno della nuova polemica tra Comune e Regione si chiama "Neoconca" ed è il nuovo studio epidemiologico il cui avvio nel Ternano è stato annunciato nei giorni scorsi dalla Regione.
Si tratta di un progetto, già finanziato a ottobre 2023 con 97.600 euro, che prevede "un percorso di sorveglianza della salute dei residenti, che includerà l’implementazione delle attività del registro tumori e la valutazione integrata dei possibili determinanti di patologie cronico-degenerative, quali neoplasie, malattie respiratorie ostruttive e cardiovascolari ischemiche".
Il consigliere regionale Thomas De Luca (M5s) rimarca come «a seguito degli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle al piano della qualità dell'aria, la Regione Umbria ha finalmente annunciato l'attivazione dello studio Neoconca, che sarebbe già in fase di attivazione. Metteremo massima attenzione - aggiunge - e vigileremo sulla effettiva attuazione del progetto era già stato inserito nell'ambito dell'attuazione dell’Accordo di programma siglato nel 2018 tra Regione e ministero dell’Ambiente con l'ex ministro Costa (M5s) e che è stato possibile avviare solo grazie alla ferrea attività del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale e alla serie di emendamenti proposti e approvati nel Piano regionale della qualità dell’aria».
Da Palazzo Spada, invece, arriva la sottolineatura rispetto al fatto che l'annuncio è stato dato a pochi giorni dall’approvazione in consiglio comunale a Terni, con i voti della maggioranza e del consigliere Claudio Fiorelli (M5S), di un atto di indirizzo nel quale si impegnava la giunta Baldecchi a chiedere conto alla Regione della sorveglianza epidemiologica, rispetto alla quale, «la Regione - aveva detto l’assessora Aniello - è inadempiente da 10 anni».