Dà fuoco alle sterpaglie e si ustiona, è gravissimo

Dà fuoco alle sterpaglie e si ustiona, è gravissimo
di Michele Milletti
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Domenica 24 Marzo 2024, 07:00
PERUGIA - Una vampata improvvisa. Che lo avvolge, lasciandolo in fin di vita. Ustioni di secondo e terzo grado sul sessanta per cento del proprio corpo: questo l’incubo che dal pomeriggio di venerdì stanno vivendo i familiari di un 89enne, residente nella zona di Panicale e attualmente ricoverato in terapia intensiva al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
I FATTI 
L’allarme scatta nel tardo pomeriggio di venerdì, quando l’anziano viene investito e ustionato da una “fiamma viva”. Quella cioè del fuoco delle sterpaglie che, secondo quanto si apprende, stava bruciando in un campo. 
Operazioni che in questa fase dell’anno sono, specie nelle campagne, quasi di routine anche se assolutamente non consentite, al punto che quando tali pratiche finiscono per originare un incendio i responsabili una vola individuati incorrono comunque non solo in una denuncia ma anche in una sanzione di risarcimento del danno causato (se si è in zona boschi) e delle spese sostenute per spegnere il rogo.
L’anziano, per motivi ancora in corso di accertamento, è stato dunque investito dalle fiamme dopo aver acceso il fuoco per bruciare le sterpaglie relative a una potatura appena conclusa. 
Sono bastati pochi attimi: le fiamme lo hanno avvolto e ustionato gravemente in diverse parti del corpo. 
Immediati sono partiti i soccorsi, con l’anziano che inizialmente è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Le sue condizioni particolarmente gravi hanno però consigliato il trasferimento in una struttura specializzata proprio nelle ustioni e allora ecco che nella serata di ieri l’89enne è stato portato e ha fatto accesso nella struttura del Centro grandi ustionati del Cardarelli.
Le sue condizioni sono particolarmente gravi. L’anziano infatti si trova ricoverato in terapia intensiva e l’evoluzione della sua situazione è costantemente monitorata dal personale medico sanitario dell’ospedale napoletano.
I familiari e tutte le persone che lo conoscono l’89enne, originario dell’Abruzzo, sono con il fiato sospeso nella speranza di avere quanto prima notizie positive sulle sue condizioni di salute.
PRATICHE PERICOLOSE 
Come detto, quella di bruciare sterpaglie rappresenta una pratica molto in uso soprattutto nelle zone di campagna e in particolar modo durante il periodo primaverile ed estivo, il primo caratterizzato dalla potatura delle piante dopo l’inverno e il secondo da lavori nei campi che comportano l’accumulazione di sfalci di vario tipo che alla fine vengono bruciati.
Una pratica che però può rappresentare non solo un pericolo se non svolta nelle condizioni massime di sicurezza o che si rivolge a materiali particolarmente infiammabili, ma addirittura un reato specie durante il periodo (solitamente quello estivo) in cui è vietata. Non solo gli incendi ma anche l’eccessivo fumo possono essere puniti.
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