Auto e moto incendiate, la pista dello spaccio dietro i roghi a Corviale `

Nella notte tra mercoledì e giovedì alcuni motorini parcheggiati in largo Emilio Quadrelli sono andati a fuoco

Auto e moto incendiate, la pista dello spaccio dietro i roghi a Corviale `
di Giampiero Valenza
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Sabato 30 Marzo 2024, 06:56

Tornano i roghi al Serpentone di Corviale. Nella notte tra mercoledì e giovedì alcuni motorini parcheggiati in largo Emilio Quadrelli sono andati a fuoco. E c'è chi mette insieme le tessere di questo mosaico di roghi che hanno contraddistinto l'ultimo periodo. Due auto sono state date alle fiamme giusto una settimana fa all'altezza di largo Odoardo Tabacchi, proprio di fronte alla fermata dell'autobus Atac, che fu teatro dell'omicidio di Cristiano Molè lo scorso gennaio, una delle storie legate allo spaccio di stupefacenti nella zona. «Quindici giorni fa c'era stata un'altra auto bruciata a largo Cesare Reduzzi - racconta uno dei residenti del Serpentone - Abbiamo paura perché dal primo gennaio c'è stato un aumento degli incendi di auto e motorini proprio davanti ai box del Serpentone». L'aria che si respira nella zona è pessima. Chi abita lì è preoccupato e ha pausa di scendere dai piani del palazzo. «Cerchiamo di osservare i movimenti dalle finestre degli appartamenti, ma di più non possiamo fare - raccontano alcune persone che abitano nell'edificio popolare - Sappiamo che qui ci sono alcune emergenze sociali da affrontare, ma capiamo altrettanto bene che oggi qui a Corviale c'è una situazione che sta sfuggendo di mano. È verosimile pensare che questi episodi possano essere, in qualche modo, legati alla "conquista" di una piazza di spaccio degli stupefacenti».

LA STRUTTURA

Ad agosto dello scorso anno era andato a fuoco anche il Centro anziani di Corviale, in largo Emilio Quadrelli. La struttura per molti mesi è rimasta chiusa e solo a fine anno ha ripreso le sue attività ordinarie.

LA SITUAZIONE

Nel Serpentone ci sono ancora alcuni box auto chiusi a causa dell'incendio che ci fu la notte del primo gennaio.

Fu un inizio d'anno che i residenti si ricordano bene, con le fiamme alte e i fumi che avevano invaso l'aria. «Ci sono persone che ancora oggi non possono entrare nei loro box - dicono alcuni residenti delle case popolari di Corviale - Noi non possiamo più vivere in queste condizioni».

IL RILANCIO

Proprio per cercare di sostenere la crescita di un quartiere che, comunque, si trova a vivere in una profonda emergenza sociale, la Giunta capitolina giusto qualche giorno fa ha dato l'ok al progetto definitivo per il completamento del PalaCorviale, il Palazzetto dello Sport con parco sportivo di via Maroi. Un'opera da quasi 10 milioni di euro che fa parte delle varie opere previste dal Piano urbano integrato (Pui) per Corviale, di cui alcune già partite, uno dei tre finanziati dal Pnrr insieme a quello relativo ai cantieri di Tor Bella Monaca e a quello per gli interventi in partenza nell'area del Santa Maria della Pietà. Si tratterà di un impianto polifunzionale a basso impatto ambientale su un'area di 15mila mq, tra cui 2.500 dedicati alla struttura coperta destinata a ospitare 700 spettatori e dotata delle più moderne soluzioni nel campo del risparmio energetico, 3.400 mq interessati dalla rigenerazione e il ripristino di aree verdi e il resto previsti per parcheggi e altri spazi pubblici. Ma comunque, nonostante l'impegno a realizzare servizi pubblici come il nuovo palazzetto dello sport e a rinnovare il famoso Serpentone - progettato negli anni Settanta e riconoscibile per i suoi 986 metri di lunghezza - l'emergenza è e resta quella della criminalità organizzata e degli interessi della malavita a mantenere, lì, una delle più floride piazze di spaccio della Capitale.

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