IL PARTICOLARE
Chi è entrato in azione quasi sicuramente un gruppo di vandali e non un “barbaro” isolato, ha sfondato le porte interne accanendo contro alcuni arredi per arrivare, quindi, agli estintori il cui contenuto è stato sparso sui pavimenti del prefabbricato. La vicenda è al vaglio della polizia municipale i cui agenti hanno provveduto a segnalare l’accaduto. Una possibile pista per giungere all’individuazione degli autori dei danneggiamenti potrebbe arrivare dalla presenza, nella zona esterna al prefabbricato, di lattine di bevande energetiche, bottiglie di birra e tubi di patatine che potrebbero aver costituito “l’aperitivo” prima del raid vandalico.
I GRAFFITI
Se non bastasse va registrata anche la presenza massiccia di graffiti, sia all’interno che all’esterno, del prefabbricato realizzati dai devastatori a colpi di vernice spray. La struttura, presente da anni all’interno dell’area verde del quartiere Prato Smeraldo, da qualche tempo risulta non più utilizzata e, comunque, fino a prima dell’azione vandalica era in condizioni normali, interni compresi. L’accaduto, come è facile comprendere, va ben oltre la ragazzata perché si tratta di un atto vandalico in senso stretto in danno della collettività. La vicenda è stata stigmatizzata da diversi residenti della zona. “E’ una brutta situazione – spiegano alcuni cittadini – soprattutto perché il quartiere è, come molte altre zone della città, tranquillo. Si tratta di episodi che non dovrebbero accadere”. Una speranza che verrà aiutata dall’installazione dell’impianto di videosorveglianza per la vicina scuola elementare e l’asilo. Un modo in più, quello dell’impiego degli occhi elettronici, che risulterà un importante supporto alle attività d’indagine utili a definire ruoli e responsabilità in caso di violazioni, intrusioni danni e furti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA