Perugia, si allena da cecchino nel piazzale di casa. E per dispetto spara al cucciolo del vicino

Perugia, si allena da cecchino nel piazzale di casa. E per dispetto spara al cucciolo del vicino
di Egle Priolo
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Sabato 11 Maggio 2024, 09:00
PERUGIA - È una mattina come tante. Il silenzio del condominio, in un momento in cui in tanti sono a lavorare, è quello consueto. Quando all'improvviso tra le case risuona l'eco di colpi d'arma da fuoco. Impossibile sbagliarsi. Botti secchi che riconosce anche chi non ha mai sparato. Compreso l'uomo che, intimorito ma curioso, con circospezione si affaccia sul piazzale condominiale. È in giro con il suo piccolo cane, un cucciolo di pochi mesi, e resta sbalordito quando capisce l'origine di quei colpi. Nello spiazzo comune c'è un vicino che si allena con una carabina ad aria compressa: occhio fisso sul mirino e dito sul grilletto. Con tanto di una sagoma messa a qualche metro verso cui sparare. In pratica, l'uomo si ritrova con un poligono di tiro ambulante sotto casa. Abbastanza per chiedere spiegazioni al vicino, su quell'utilizzo quanto meno particolare degli spazi condominiali. Gli animi si accendono presto e quel «che diamine stai facendo» diventa la miccia per il cecchino esordiente per cambiare obiettivo: non più la sagoma fissa destinata all'allenamento ma un target mobile e soprattutto indifeso. Il vicino spara direttamente al cane. Il cucciolo guaisce e resta ferito, tra le urla del suo proprietario. Che una volta accertate le condizioni del suo cucciolo, colpito ma non in pericolo di vita, lascia passare qualche ora e chiama il 112, con la polizia che una volta ricostruito l'accaduto denuncia il tiratore condominiale.
Ecco cosa è successo l'altro giorno tra i palazzi di strada Tiberina, nella zona di Ponte Felcino. Dove ad avere la peggio è stato certamente il cucciolo, ferito senza alcuna colpa e solo per dispetto, ma davanti all'uomo con il cane nei guai ora è finito l'uomo con il fucile. Si tratta di un 66enne che all'arrivo dei poliziotti e dopo i necessari riscontri e approfondimenti è risultato essere il vicino col pallino del tiro, costretto a consegnare la sua carabina ad aria compressa agli agenti, sequestrata insieme a tutte le sue munizioni. Ma non solo. Perché appunto il 66enne è stato denunciato per lesioni e atti di crudeltà su animali, oltre che per procurato allarme e divieto di sparo in luogo abitato. Il cucciolo se l'è cavata con tanta paura e una ferita, ma di certo il vicino non si è fatto un nuovo amico a quattro zampe.
E questo di strada Tiberina è solo l'ultimo degli episodi in cui, nel Perugino, animali indifesi sono finiti vittime dei vicini con il grilletto facile. Solo lo scorso ottobre così è morto Ettore, un gatto ucciso dal vicino perché visto camminare sul cemento fresco nella sua proprietà. Una morte per cui è finito sotto processo un 73enne di Gualdo Tadino, accusato di aver ucciso il gattone grigio dei vicini letteralmente trivellato dai pallini di un fucile da caccia. Agli inquirenti ha spiegato la rabbia per quella colata appena stesa, con il pm Giampaolo Mocetti che all'epoca ha presentato una richiesta di giudizio immediato. Un anno fa, invece, in via San Girolamo, all'ingresso di Perugia, un uomo ha ucciso sempre con un arma da caccia il gattino che aveva sconfinato finendo nel suo giardino. Con i colpi di quel calibro 12 esplosi tra le case, con il rischio di colpire passanti o bambini. Il rumore sordo di quegli spari fece spaventare i residenti della zona, tanto che sul posto arrivarono in pochi minuti due pattuglie della squadra volante, tutti convinti si trattasse di un'aggressione o un omicidio. Fino alla scoperta di quel piccolo cadavere in giardino, colpevole di aver solo camminato seguendo il suo istinto di gatto.
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