Acquasparta, il giallo di Sonia Marra: il libro del giornalista Alvaro Fiorucci presentato al festival Lib(e)ri a Palazzo

Acquasparta, il giallo di Sonia Marra: il libro del giornalista Alvaro Fiorucci presentato al festival Lib(e)ri a Palazzo
di Aurora Provantini
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Venerdì 8 Luglio 2022, 18:37

«A quella l’hanno tritata». L’intercettazione choc tra un seminarista che dice di sapere dove è finito il cadavere di Sonia Marra: «Nell’immondizia». E un parroco interessato a conoscere la storia della 25enne pugliese scomparsa da Perugia a novembre del 2006, sembra non aver lasciato il segno. Diventata polvere. Ma è lo spunto per ripercorrere le tappe processuali di quel delitto irrisolto, da parte di Alvaro Fiorucci, giornalista d’inchiesta (per Paese Sera e La Repubblica) e caporedattore del Tgr dell’Umbria. Che la pubblica per intero nel libro “L’uomo nero. La scomparsa di Sonia Marra” (Morlacchi editore). «Quello della scomparsa di Sonia Marra è un vero giallo giudiziario – afferma l’autore – concluso con l’assoluzione piena dell’unico imputato e senza il ritrovamento del cadavere della vittima».

E’ curioso come Alvaro Fiorucci, che di storie strane ne ha trovate e scritte tante, si soffermi a parlare di quell’intercettazione: «È il 24 ottobre del 2011 quando i carabinieri di Todi intercettano due religiosi nell’ambito di un’operazione antidroga». A luglio del 2012, il seminarista e il parroco vengono convocati in procura per rendere conto dei dialoghi intercettati dai militari dell’arma. «Della vicenda in questione non so nulla e sono stupito di essere convocato in merito» - dirà il parroco. Mentre il seminarista ritratterà addirittura ogni cosa, anche la parte in cui esprime un’ opinione dura e pura: «Ma io dico: dovrebbero avere il coraggio di togliersi di mezzo! Per coprire te stesso ammazzi un’altra persona? Altro che mafia! ». Anche le affermazioni sul “giro” di droga, sesso e soldi: «Sai che alla fine ci rimettono sempre io più deboli…..», hanno incuriosito Fiorucci. Come se Sonia Marra fosse stata tolta di mezzo perché aveva assistito a qualcosa o aveva semplicemente sentito qualcosa. Infatti, l'allora fidanzato, Umberto Bindella, fu assolto nel 2021. Sonia era di Specchia in provincia di Lecce, ma viveva in Umbria per ragioni di studio. Alloggiava all’istituto di Teologia di Perugia, ma a Specchia la sua famiglia è ancora in attesa di un corpo a cui dare sepoltura e su cui piangere. E del colpevole. «Se è vero che è stata triturata, chi le ha fatto tutto questo?». «L’Uomo Nero» - risponde Fiorucci. Qualcuno che aveva le chiavi del suo alloggio. Vestito di nero, con i guanti neri e con il berretto nero. Qualcuno che è entrato nell'appartamento di Sonia per togliere delle prove. Oppure per eliminare il testimone di qualcosa, e dunque Sonia. Ecco chi è l’uomo nero: il colpevole. Che però non è stato individuato. Il libro di Alvaro Fiorucci è una rilettura dei fatti nei quali compaiono misteriose presenze mai identificate, tabulati telefonici scomparsi, un corollario di inquietanti coincidenze, i passaggi di mano da un magistrato inquirente all’altro (quattro), da un collegio giudicante all’altro, la singolare presenza di tre vescovi tra i testimoni. Se ne parlerà domani a ad Acquasparta (ore 17) nell'ambito della rassegna Lib(e)ri a Palazzo. 

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