La Conference League
La Conference League sarà sempre la Coppa dello Special, che si è tatuata sul braccio, perché lui è l’unico ad aver vinto tutti i trofei in Europa, dalla Champions in giù. E l’ha fatto a Roma, con la sua Roma, che gli è entrata nel cuore, tanto da annunciare poco tempo fa, la sua idea di restare (ma nessuno a Trigoria gli ha dato retta), anche guidando una squadra di giovani rampanti, di “bambini” come li ha spesso chiamati lui. E di bambini ne ha sfornati in questi anni romani, alcuni se li è trovati in prima squadra (Zalewski e Bove), altri sono serviti alla Roma per monetizzare e tappare qualche falla del bilancio (Tahirovic, Missori e così via).