L'Aida in mondovisione per i cento anni del Festival all'Arena di Verona: in platea Sofia Loren, sul palco Anna Netrebko e in cielo le Frecce Tricolore

Il debutto dell’Aida di Verdi, il 16 giugno, che celebra la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, sarà trasmesso, alle 21, da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1. Conduce la diretta Milly Carlucci con Alberto Angela e Luca Zingaretta

L'Arena di Verona con i suoi 14mila spettatori
di Simona Antonucci
5 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Giugno 2023, 15:29

Un brindisi “universale” per i 100 anni del Festival dell’Arena di Verona. Il debutto dell’Aida di Verdi, il 16 giugno, che celebra la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, sarà trasmesso, alle 21, da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1. Sul palco, con piramidi di cristallo e architetture di luci, in un nuovo allestimento intimista e hi-tech firmato da Stefano Poda, la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. In platea una madrina d’eccezione, Sofia Loren. E in cielo le acrobazie delle Frecce Tricolore.

MILLY CARLUCCI

Cento anni in una notte, raccontati in video da Milly Carlucci, con la partecipazione straordinaria di Alberto Angela e Luca Zingaretti. «Per svelare», spiega la conduttrice durante la presentazione dell'evento al Ministero della Cultura, «la maestosità dell’anfiteatro e le emozioni dei cantanti, il dramma di Aida, gli spettacoli che sono andati in scena in passato e la storia di questo magnifico posto che rappresenta l’Italia nel mondo».

I DRONI

Diciannove telecamere in alta definizione «2 steadicam e un drone in diretta», aggiunge la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli, «con 72 microfoni in buca d’orchestra per registrare ogni sfumatura della musica».

Una squadra di decine di persone che si muove dietro le quinte e che s’intreccia con elettricisti, responsabili del palcoscenico e macchinisti, musicisti e mimi, costumisti e parrucchieri: la squadra invisibile che marcia dietro le quinte millenarie, chi in t-shirt, chi in pizzi, chi con un violino, chi con mille forcine in mano, e trasforma lo spartito di Verdi in vita.

CECILIA GASDIA

«Perché l’opera», aggiunge la sovrintendente Cecilia Gasdia, «è il primo progetto multimediale inventato dall’uomo». E l’evento del 16 rappresenta «un’impresa che accende i riflettori su una delle arene romane meglio conservate al mondo», commenta il ministro Sangiuliano, «e che unisce eccellenze della nostra Nazione, il patrimonio archeologico e quello lirico». «L’opera lirica è un patrimonio nazionale su cui si fonda l’identità italiana», spiega Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega alla Musica e allo Spettacolo dal vivo, ricordando che il 16 giugno saranno celebrati anche i 100 anni dell’Aeronautica Militare «e il livello della serata all’Arena sarà innalzato a livello istituzionale dalle Frecce Tricolori che sorvoleranno il cielo di Verona sopra l’Arena alle 21, dando idealmente inizio alla serata».

DAMIEN HIRST

Il mondo in guerra di Aida prenderà forma sul palcoscenico con oltre 300 volti – tra solisti, coro, danzatori e mimi – che indosseranno abiti ispirati a Paco Rabanne e a Capucci ed elmi che brillano come le opere di Damien Hirst. «Un viaggio dantesco», racconta il regista Poda, «da un mondo in conflitto a una storia intimsta. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è la sfida nell’affrontare un titolo come Aida.

LA DUPLICE PRIMA

Il titolo verdiano vedrà una duplice “Prima”. Sabato 17 giugno alle 21.15 saranno infatti ancora protagoniste altre grandi voci: oltre a Yusif Eyvazov e Michele Pertusi, nuovamente sul palco in questa recita, Maria José Siri vestirà i panni della principessa etiope, Anita Rachvelishvili sarà Amneris e Amartuvshin Enkhbat interpreterà Amonasro. Come da migliore tradizione areniana, anche in questa Aida spiccano stelle del panorama internazionale per ognuna delle 13 date in programma fino all’8 settembre. Fra queste, oltre a Netrebko, Gregory Kunde, Ekaterina Semenchuk, Ludovic Tézier, Anna Pirozzi, Elena Stikhina. Sul podio si alterneranno i direttori d’orchestra Marco Armiliato, impegnato anche nelle due “prime”, e Daniel Oren.

RIGOLETTO

Grandi novità per il Festival 2023 dell’Arena di Verona che oltre al nuovo allestimento di Aida, dopo oltre vent’anni presenta anche una seconda nuova produzione in cartellone. È il pluripremiato attore e regista Antonio Albanese a firmare un inedito Rigoletto verdiano, in scena a partire da sabato 1 luglio per quattro serate. Lo spettacolo segna il debutto alla regia in anfiteatro di Albanese, che rilegge l’opera omaggiando il grande cinema neorealista italiano degli anni ‘50.

I TITOLI

Il pubblico dell’anfiteatro romano potrà poi rivivere sei produzioni che hanno segnato la storia del Festival areniano: Il Barbiere di Siviglia di Rossini (dal 24 giugno) e la Tosca di Puccini (dal 29 luglio) con la regia di Hugo de Ana; il colossale Nabucco di Verdi (dal 15 luglio) firmato da Gianfranco de Bosio; Carmen di Bizet (dal 23 giugno), Madama Butterfly di Puccini (dal 12 agosto) e La Traviata di Verdi (dall’8 luglio) secondo Franco Zeffirelli - la sua ultima produzione del celebre capolavoro -, che chiude la centesima edizione del Festival e che vedrà Anna Netrebko dare l’addio al ruolo di Violetta nella serata di sabato 9 settembre. Alla prima e all’ultima recita di Traviata parteciperanno inoltre i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, che proprio sul palco veronese nel 2022 si scambiarono a sorpresa la loro promessa di matrimonio.

QUATTRO GALA

Ad arricchire ulteriormente il programma del centesimo Festival anche quattro serate di gala e un concerto sinfonico straordinario. All’ormai tradizionale e amatissimo Roberto Bolle and Friends (19 luglio), si aggiungono tre spettacoli costruiti appositamente attorno alla personalità di tre grandi interpreti: Juan Diego Flórez per il suo debutto all’Arena di Verona (23 luglio), Plácido Domingo per l’omaggio al Festival in questa speciale occasione (25 agosto) e Jonas Kaufmann per il suo grande ritorno (20 agosto). Attesi ospiti, per la prima volta sul palco dell’Arena di Verona, anche l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano diretti da Riccardo Chailly (31 agosto).

© RIPRODUZIONE RISERVATA