Cecilia Gasdia resta alla guida dell'Arena di Verona fino al 2028: ieri la nomina a sovrintendente del ministro Sangiuliano

Il ministro Sangiuliano il 3 marzo firma il decreto di nomina a sovrintendente di Cecilia Gasdia, in seguito alla proposta, deliberata a maggioranza, il 2 marzo, dal consiglio di indirizzo della Fondazione. Il 16 giugno al via l'edizione 100 del Festival dell'Arena: 49 serate fino al 9 settembre

Il Nabucco all'Arena di Verona
di Simona Antonucci
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Venerdì 3 Marzo 2023, 21:10

Cecilia Gasdia resta alla guida dell’Arena di Verona. Il suo mandato, scaduto a gennaio scorso, è stato confermato dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che il 3 marzo ha firmato il decreto di nomina a sovrintendente, in seguito alla proposta, deliberata a maggioranza, il 2 marzo, dal consiglio di indirizzo della Fondazione. L’incarico, annuncia il ministero, avrà durata fino alla naturale scadenza del consiglio, nel 2028. La proposta di Gasdia, in consiglio, è passata con 4 voti a favore e 3 contrari. Tra i voti contrari proprio quello del sindaco. Una spaccatura che si era già vista nella precedente riunione del consiglio di indirizzo, il 21 febbraio, quando la proposta del sindaco Damiano Tommaso, presidente della Fondazione, di procedere alla ricerca del nuovo sovrintendente con un avviso pubblico era stata bloccata dalla maggioranza.

ANNA NETREBKO

Confermata la sovrintendente, comincia ora il conto alla rovescia per la centesima edizione del Festival dell’Arena (sono 110 gli anni dalla sua fondazione, ma guerre e pandemia hanno interrotto la numerazione), con 49 serate dal 16 giugno al 9 settembre.

La voce di Anna Netrebko in mondovisione per la prima notte di spettacolo, in una nuova regia di Aida, affidata a Stefano Poda. Nuova anche la produzione di Rigoletto, con la regia di Antonio Albanese, che ha scelto un’ambientazione del Polesine anni ‘50, e la direzione di Marco Armiliato.

 

ZEFFIRELLI

E poi sei produzione storiche, Barbiere e Tosca che Hugo de Ana ideò 16 e 17 anni fa, la colossale Babilonia nel Nabucco per la regia di De Bosio (1991), e tre spettacoli di Zeffirelli: la sua ultima Traviata (2019), una Carmen remix (1995-2022) e Madama Butterfly (2004) con i costumi da Oscar di Emi Wada. In campo, di 100 e più stelle. Tra i tanti ritorni (Kaufmann, Oropesa, Kurzak e Alagna, Grigolo, Salsi, Yoncheva, Pirozzi e il maestro Oren che dirige a Verona da 38 anni), anche notevoli debutti come Asmik Grigorian, Juan Diego Flórez, Nadine Sierra e l’orchestra della Scala, diretta dal maestro Chailly, con un concerto verdiano, prima tappa (il 31 agosto) del tour europeo.

ROBERTO BOLLE

Otto titoli d’opera (tre in più dei cinque consueti) e una dose multipla di gala: il 19 luglio quello dedicato a Roberto Bolle; il 23 luglio serata speciale per la prima volta di Juan Diego Floréz (che canterà anche in Rigoletto il 20 luglio), mentre Jonas Kaufmann sarà il protagonista dell’evento del 20 agosto. Immancabile Plàcido Domingo: nonostante le polemiche che accendono ogni sua esibizione (l’anno scorso oltre alle proteste del #MeToo, quelle delle maestranze) torna il 6 agosto per una notte in suo onore.

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