Gianni Guido, cosa fa oggi e dove vive il mostro del Circeo. La laurea in Lettere in carcere

Mercoledì 15 Novembre 2023, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 17:03

La fuga dal carcere di San Gimignano

Dopo il ritrovamento di Donatella Colasanti, ancora viva, progioniera nel bagagliaio dell'auto con la quale erano tornati a Roma dal Corceo, l'arresto di Angelo Izzo e Gianni Guido avvenne già nella notte, mentre Andrea Ghira riuscì a fuggire.

Il 29 luglio 1976 la Corte d’assise di Roma condannò tutti all'ergastolo: Gianni Guido e Angelo Izzo presenti in aula, Andrea Ghira in contumacia.

Dopo il processo e la condanna all'ergastolo, il 21 gennaio 1981 Gianni Guido riuscì ad evadere dal carcere di San Gimignano. La fuga fu semplice: Guido era stato impiegato per svolgere lavori di pulizia in portineria e quel giorno colpì con un posacenere l'agente di custodia mentre stava pulendo le scale della porta d'ingresso.

Aperto il cancello, scappò all'esterno del carcere dove si fece dare un passaggio in auto da un ignaro cittadino che poi rese successiva testimonianza ai carabinieri. Per quella fuga furono accusati di complicità sei persone: il padre e la madre di Guido, l'agente di custodia Mario Guazzini, l' ex direttore del carcere Luigi Morsello e il maresciallo delle guardie carcerarie Francesco Pilloni. Gianni Guido è stato condannato in prima istanza a quattro anni di reclusione, i genitori sono stati assolti, l'ex direttore e Pilloni sono stati amnistiati. L'unico a subire una condanna oltre a Guido è stato l'agente di custodia che ha avuto otto mesi di reclusione.

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