Arianna Mihajlovic: «Ho sentito Sinisa una notte nel letto accanto a me. Prima di morire gli dissi: "Vai, ai ragazzi penso io"»

Sabato 16 Dicembre 2023, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 13:17

Il 16 dicembre, il giorno in cui è mancato


«Qualche giorno prima, si è svegliato con un principio di emorragia - ha sottolineato Arianna Rapaccioni -. Gli ho prestato le prime cure come mi era stato insegnato, ho chiamato l’ambulanza, ma lui non voleva salirci, voleva andare in ospedale con le sue gambe. Per giorni, io e i figli gli siamo rimasti accanto a turno e la cosa struggente è che l’ultima notte, invece, eravamo tutti lì. I figli erano nella stanza accanto, c’ero io, sua madre, suo fratello con la moglie, il suo miglior amico, mia madre. Quando mi sono resa conto che il suo respiro è cambiato e che mancava poco, ho chiamato i ragazzi. Eravamo tutti in silenzio attorno a lui. Gli ho tenuto la mano, l’ho visto lottare col respiro sempre più pesante. Mi è venuto da dirgli: vai, non ti preoccupare, ai ragazzi ci penso io. Solo a quel punto è spirato».

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