Arianna Mihajlovic: «Ho sentito Sinisa una notte nel letto accanto a me. Prima di morire gli dissi: "Vai, ai ragazzi penso io"»

Sabato 16 Dicembre 2023, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 13:17

La leucemia


«Mio marito aveva la leucemia ma non pensavo potesse morire - ha continuato Arianna Rapaccioni -. Poi, certo, non sono stupida e la sua era una malattia importante, ma anche lui negava l’evidenza. Se qualcuno gli chiedeva cos’aveva, diceva: amo’ che malattia ho? Mi chiamava così: amore. E io: hai la leucemia mieloide acuta. Siniša non leggeva i referti, non guardava su Internet, voleva solo sapere quali cure fare. Ha sperato fino all’ultimo di guarire. Ha lottato come un leone, ha fatto cure allucinanti, due trapianti, una cura sperimentale tostissima… Gli sono stata accanto negli ospedali per quattro anni. Credo che il mio stato shock dipenda anche dalla sofferenza vissuta insieme. Ricordo ancora i suoi occhi terrorizzati quando ci hanno detto che aveva una recidiva. Ricordo gli esami che andavano male. Ricordo il rito, tutte le mattine – per un periodo – di fare le analisi e aspettare i referti e, ogni volta, i globuli bianchi che risultavano anomali».

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