Serpente a Roma, al Tuscolano trovato un rettile sul parabrezza dell’auto. L’esperto: «Non è velenoso, ma può manifestare comportamenti aggressivi»

Il rettile aveva trovato rifugio in un anfratto della carrozzeria. Il proprietario dell'auto: "L'abbiamo liberato"

Il biacco trovato diversi giorni fa sul parabrezza di una macchina al Tuscolano
di Alessia Perreca
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Lunedì 19 Giugno 2023, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 11:29

Una brutta disavventura, quella capitata nei giorni scorsi ad un papà e suo figlio nel garage della loro abitazione, nel quartiere Tuscolano, a Roma. «Siamo stati con mio figlio ad una partita di rugby ai campi di Sapienza Sport, in viale Tor di Quinto - racconta Massimiliano Scaringella - siamo rientrati a casa e abbiamo parcheggiato in garage. Trenta minuti dopo è uscito mio figlio è si è visto strisciare un serpente sul parabrezza dell’auto».

Il rettile, un biacco, aveva probabilmente trovato rifugio in un anfratto della carrozzeria. «Ci siamo spaventati molto.

Il serpente non sarà velenoso, ma quando lo vedi il dubbio ti può venire, ma - sottolinea ancora Massimiliano - il grosso problema sarebbe stato se avessimo lasciato la macchina con i finestrini aperti. Se fosse entrato nella macchina, sarebbe stato davvero terribile». «Mio figlio per qualche giorno ha avuto difficoltà a prendere la macchina e controllava bene se ci fosse qualcosa dentro». Nonostante il grande spavento,  Massimiliano e suo figlio hanno poi liberato il rettile. «Ci siamo fermati - conclude -  e abbiamo fatto in modo che scendesse. Con un bastone e senza fargli del male l’abbiamo accompagnato giù dall’auto e siamo poi ripartiti».

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Il biacco, (Hierophis viridiflavus), è uno dei rettili più diffusi in Italia. E’ un animale molto agile e veloce, oltre ad essere anche un ottimo arrampicatore. «Il rettile in questione - spiega al Messaggero, l’esperto zoofilo, Andrea Lunerti - avrà cercato di riscaldarsi sopra la macchina. Sono dei veri provetti arrampicatori. Si sanno arrampicare benissimo su tutte le strutture umane. E sono quelli che seminano di più il panico proprio perché riescono ad issarsi dai primi piani di un edificio fino alle tubature. E passano anche attraverso le fessure che collegano i mattoni». «Non sono velenosi - specifica Lunerti -  ma non si può dire che non siano innocui. Se si nascondono od avventurano all’interno - come nel caso di una macchina - non è sempre facile tirarli fuori perché si spaventano e manifestano comportamenti aggressivi. Il morso è composto da quasi 90 denti arrotondati all'uncino in modo da impedire la fuga alla preda».

 

E non è raro trovarlo nei pressi dei centri abitati. «Un serpente che sicuramente si va a mettere nei guai, ma allo stesso tempo molto utile perché è un grande mangiatore di topi e le città sono colme di questi topolini. In età giovanile, poi, vanno in contrapposizione ai cuccioli di vipera. Contrastano, quindi, la loro crescita».

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