Roma, il parcheggio multipiano a San Giovanni è inutilizzato da 10 anni: rifiuti e bombole di gas. Il garage è una polveriera

In via Magna Grecia, il parcheggio è stato occupato da una 15ina di sbandati che hanno violato i sigilli

Rifiuti e bombole di gas, il garage è una polveriera: il parcheggio multipiano a San Giovanni è inutilizzato da 10 anni
di Luisa Urbani
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 08:04

Da parcheggio a discarica abusiva e giaciglio per i senzatetto. Un vero e proprio monumento alla decadenza, a due passi dalla Basilica di San Giovanni. Una situazione di degrado e pericolosità in cui versa, da circa 10 anni, il multipiano di via Magna Grecia. La struttura progettata negli anni 50 da Riccardo Morandi e poi chiusa per lavori di manutenzione, non è ancora stata riaperta. La riqualificazione infatti non è mai partita, tra la rabbia e la preoccupazione dei residenti, che da anni chiedono di riavere il loro parcheggio che nel frattempo «è diventato una polveriera», dicono.

GLI ABUSIVI

All'interno della struttura, dietro ai teli verdi e le transenne metalliche che delimitano l'area, si è insediata una vera e propria comunità di senza fissa dimora, «sono circa una quindicina», lamentano. «Hanno forzato i sigilli e sono entrati portando dentro tantissime cose tra coperte, ombrelli, carrelli... ci sono centinaia e centinaia di oggetti accumulati. Hanno anche le bombole di gas per cucinare. E questa cosa è davvero pericolosa: sono già scoppiati tre incendi per i quali sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto per far sì che le cose cambino?», si chiede Annabella D'Elia, presidente del Comitato Mura Latine, in prima linea nella battaglia per velocizzare i lavori di riqualificazione.

I LAVORI

Lavori che sarebbero dovuti iniziare proprio in questi giorni, «ma non si è visto nessun operaio in giro», prosegue D'Elia. «Partiranno in autunno e finiranno entro la metà del 2026», assicura l'assessore ai lavori pubblici del VII Municipio, Antonella Di Giacomo. Un investimento da 14 milioni e mezzo, finanziato anche con i fondi del Giubileo, che però "non vedrà luce" prima del Giubileo.
«È vergognoso pensare che i pellegrini che arriveranno da tutto il mondo vedano una struttura così fatiscente. È una vergogna per loro, ma anche per noi abitanti. Le istituzioni non rispettano le persone», osserva arrabbiata Maria Rita Pistone, che da altre 30 anni vive nel quartiere.
Una situazione indecorosa e pericolosa non solo per il rischio incendi. «A essere pericolose sono anche le persone che ci vivono», dice Luca Delli Ficorelli, titolare di uno storico ristorante di via Amiterno, esattamente davanti alla struttura. «Una volta uno di loro ha iniziato a lanciare sassi e calcinacci dall'ultimo piano del parcheggio rovinando diverse macchine. Alcuni poi sono spesso ubriachi e disturbano i clienti, altri ancora urinano proprio vicino i tavoli con le persone costrette a mangiare con una puzza tremenda. È una situazione insopportabile. Un accampamento del genere in centro, a pochi chilometri dalla Basilica di San Giovanni e dal Colosseo, è una vergogna. È un danno d'immagine per la nostra città», evidenzia il ristoratore.
Disagi alle vicine attività commerciali e all'adiacente mercato coperto, che negli anni «sta subendo un duro colpo a livello economico per colpa della situazione che si è creata all'interno del parcheggio», evidenzia Alessandro Albanesi, presidente del Mercato Metronio, che da 30 anni ha un negozio di fiori all'interno del mercato. «È capitato più volte che i nostri clienti venissero aggrediti dalle persone che abitano nel parcheggio ed è così che si è sparsa la voce e molti per non avere problemi non vengono più. Per noi commercianti, che abbiamo fatto di tutto per tenere in vita questo mercato, è davvero una tragedia. Siamo davvero amareggiati, arrabbiati e disgustati. È insensato non riqualificare una struttura così strategica come il parcheggio», dice Albanesi. Lo dicono i commercianti e lo conferma chi da sempre abita in zona, come
Letizia Cianetti, storica residente del quartiere: «per colpa di questa situazione il mercato sta pian piano morendo, sono rimasti pochissimi banchi. Sarebbe bello che tornasse in vita come una volta».
Residenti e commercianti, infatti, sono esasperati anche per la mancanza di parcheggio e di conseguenza per la viabilità perennemente in tilt, con auto parcheggiate ovunque.

LA VIABILITÀ

«Riattivare la struttura darebbe aria e respiro anche alla circolazione dei veicoli, aumenterebbe la presenza di clienti al mercato e semplificherebbe la vita dei residenti, che così avrebbero più posti per le loro auto. Senza contare le entrate che potrebbero affluire nelle casse del Comune tramite la sosta tariffata», osserva ancora Albanesi.
Insomma per tutti «riavere il parcheggio è fondamentale per diversi aspetti. È una struttura estremamente preziosa nel quadrante di San Giovanni».

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