Serpenti a Roma, cinque rettili nel giardino di un'abitazione nel quartiere Torre Gaia: «Siamo terrorizzati». L’esperto: «Attratti dai luoghi umidi»

Due specie diverse e non velenose. Un’altra segnalazione arriva da Prima Porta: un biacco si è introdotto all’interno di una macchina

Il biacco trovato in una macchina e un altro rettile nel giardino di un'abitazione a Villa Verde, quartiere Torre Gaia
di Alessia Perreca
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Giovedì 17 Agosto 2023, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 11:30

Il biacco tra i marciapiedi di via Ostiense. Un altro rettile sulle scale di un asilo nido, a Roma. La “lista” è sicuramente molto più fitta e l’incubo serpenti, nella Capitale, sembra non conoscere una via d’uscita soprattutto nel mese di agosto. L’ultimo avvistamento arriva da Villa Verde, nel quartiere Torre Gaia. Ben cinque rettili - non velenosi - hanno trovato “dimora” nel giardino di una abitazione. «Siamo terrorizzati», il grido di allarme di una donna. «Ci sono circostanze che attraggono gli animali, in particolari i luoghi umidi», ribatte al Messaggero l’esperto Andrea Lunerti.

Cinque serpenti nel giardino di una casa a Villa Verde, quartiere Torre Gaia

I fatti risalgono a qualche giorno fa e - stando al racconto di una residente - ben cinque serpenti hanno trovato una “dimora” all’interno delle aree verdi di una frazione del quartiere Torre Gaia, Villa Verde. «Siamo terrorizzati», dice una donna al Messaggero.

I rettili - non velenosi - e sembrerebbe di due specie diverse, stanno spaventando gli abitanti, nascosti tra i sassi e lasciando tracce della muta. «Hanno invaso la mia abitazione, quella di fronte e la casa alla mia destra», racconta la testimone.

 

«Ci sono circostanze che probabilmente attraggono i rettili: materiale edile vario oppure un luogo umido come una fontanella che perde acqua. Il serpente si avvicina a queste fonti ricche di risorse per facilitare il cambio della pelle», specifica al Messaggero Andrea Lunerti. «Nella zona - prosegue - sembra esserci anche la presenza di un campo incolto e dell’erba alta. Queste caratteristiche non aiutano certamente a tener lontano questi animali che si muovono sicuramente indisturbati seminando panico tra gli abitanti». I serpenti in questione sono due specie: quattro biacchi e un Colubro di Esculapio, soprannominato anche Saettone per le sue dimensioni considerevoli, la sua velocità, l’agilità e - il più delle volte - scambiato con una vipera.

«Non dimentichiamoci, poi - ricorda Lunerti - che agosto è il mese dei biacchi e sono nel pieno della loro attività: gli ultimi pasti prima dell’arrivo dell’autunno mentre i piccolini sono alla ricerca del cibo, come lucertole e topi». «Ricevo - sottolinea l’esperto - parecchie telefonate in cui mi si chiede come ucciderli o catturarli. Uccidere un serpente è un reato in quanto si tratta di una fauna autoctona protetta e lo stesso discorso vale per la loro cattura, ad esempio, con una bottiglia con del latte dentro: si tratta di credenze popolari e prive di ogni fondamento. I serpenti - aggiunge l’esperto - non sono in grado di succhiare poiché non possiedono le labbra e la lingua adatte. Tutti tabù che mirano solamente a confonderci».

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Un’altra richiesta d’aiuto - l’ennesima - arriva da Prima Porta dove un maresciallo della Finanza ha lanciato un allarme per la presenza di un biacco che si era introdotto all’interno di una macchina. Una ragazza, proprietaria del veicolo, era scossa e aveva timore nel mettersi alla guida. «Bisogna sempre rispettare le persone che provano terrore alla vista di un rettile strisciante, ma al tempo stesso - conclude Lunerti - bisogna cercare di riuscire “convivere” con i serpenti perché fanno i nostri interessi. Sono ottimi controllori dei topi poiché quest’ultimi, con le loro deiezioni e attività, possono essere fonte di malattie molto pericolose per l’uomo».

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