Raccogliere i pinoli a Piazza Venezia (rischiando la galera)

di Pietro Piovani
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 23:26 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 11:08
I vecchi a Roma, raccolgono i pinoli lungo i viali alberati. Io li pago 3,50 al gs. E' chiaro che i vecchi sanno ed è chiaro che io so cojone

@adexees






Circondate dai turisti che passeggiano sotto al Campidoglio, nel vialetto di ghiaia che costeggia l’Altare della Patria, due signore sui sessant’anni tirano su qualcosa da terra. Stanno raccogliendo i pinoli caduti dai pini di via dei Fori imperiali. Il vigile urbano di guardia nel gabbiotto scherza: «Stasera un bel pesto eh?». Un tizio osserva e commenta, buttandola sul sociale: «Tu guarda a che punto di povertà siamo arrivati». Ma le due signore non sembrano disperate, e più che affamate si dichiarano golose: «È vero, ci facciamo il pesto. A casa abbiamo un basilico meraviglioso e vogliamo approffittarne». Ma i pinoli non li vendono al supermercato? «Per carità, con quello che costano».



Il vigile rassicura un passante: «Non è mica vietato». Forse non sa, o non ricorda, che parecchia gente negli ultimi anni è finita in tribunale per aver organizzato la raccolta di pinoli a Castelfusano, a Capannelle, a piazzale Clodio. Sono bande di rom o di italiani che con le scale danno l’assalto alle pinete. Come raccontato tempo fa da Francesco Olivo sul Messaggero, il loro caso ha provocato una spaccatura tra i magistrati: alcuni riconoscono nella raccolta gli estremi del reato di furto, perché i pinoli appartengono allo Stato; altri invece si dissociano, e fanno notare che se si puniscono i ladri di pigne allora bisogna arrestare pure chi va per i campi a fare cicoria.



I pinoli sbucciati ormai si vendono a 60 euro al chilo e sono diventati un vero business. La leggenda vuole che in alcuni supermercati vengano conservati in cassaforte. Di sicuro i semi di pino imbustati che si acquistano dai supermarket arrivano in genere dalla Cina o dal Pakistan, sono meno buoni e forse anche meno sani di quelli nostrani. Per un pesto come si deve, vale la pena di mettere a rischio la fedina penale.



pietro.piovani@ilmessaggero.it