È l'anno dello streptococco: le mamme vanno in tilt (i papà meno)

Bambini positivi anche due o tre volte, tamponi a ripetizione nelle farmacie. Le chat dei genitori impazziscono

È l'anno dello streptococco: le mamme vanno in tilt (i papà meno)
di Pietro Piovani
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Lunedì 4 Marzo 2024, 00:14
Ogni stagione vuole il suo tampone, e dopo l’epoca del covid questo è sicuramente l’anno dello streptococco. Batterio che fa stare male soprattutto i bambini, e manda in tilt le mamme. Dall’inizio dell’inverno, ogni ragazzino romano si presenta in farmacia una settimana sì e una no per eseguire il test, perché la caratteristica dello streptococco è la sua trasmissione circolare: in una classe ci sono sempre almeno uno o due alunni positivi, che per fortuna guariscono nel giro di un paio di giorni, ma appena tornano a scuola altri compagni si positivizzano, e poi altri ancora, fino a fare tutto il giro e tornare da capo ai primi malati. Nelle case il flacone dell’antibiotico pediatrico occupa un posto fisso in frigorifero. Le chat dei genitori impazziscono. C’è chi, al terzo contagio, prova a cambiare antibiotico. Una mamma annuncia trionfante: «Il nostro pediatra ci ha consigliato un integratore specifico, un probiotico che previene nuovi contagi». Nella chat si diffonde l’ottimismo, finché non arriva un’altra mamma a gelare tutti: «Quell’integratore noi lo stiamo prendendo da settembre, ma mia figlia è stata positiva già due volte». Qualcuna invita a non drammatizzare: «Lo streptococco c’è sempre stato, solo che prima i tamponi non si facevano». Cosa probabilmente vera, purché non si finisca come quello che aveva la febbre e dava la colpa al termometro. (E i papà? Loro in genere fanno finta che il problema non li riguardi: i #MeToo passano, il patriarcato resta).
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