Un nuovo documento è richiesto a chi deve ricevere la seconda dose del vaccino nel Lazio. È questo il primo effetto dell'attacco hacker alla Regione. Il sistema non può essere utilizzato, quindi gli hub vaccinali si sono dovuti organizzare diversamente: con carta e penna. Gli operatori continuano a raccogliere tutte le informazioni di chi si appresta alla seconda iniezione. Nome, cognome, codice fiscale e numero della tessera sanitaria. Ma bisogna avere con sé ancora un altro foglio.
Il documento richiesto
Con la piattaforma Salute Lazio in tilt, a chi deve fare il richiamo del vaccino viene richiesta una prova della prima iniezione.
Prenotazioni ancora bloccate
Le nuove prenotazioni per il vaccino nel Lazio sono ancora bloccate. Dovrebbero riprendere venerdì, come annunciato dall'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato. Che assicura inoltre: «Tutti i dati relativi alle oltre 7 milioni di somministrazioni di vaccini eseguite sono in nostro possesso e nessun dato dell'Anagrafe Vaccinale Regionale è stato sottratto, come nessun altro dato sanitario, né del Fascicolo Sanitario Elettronico».