Il Lazio prova a reagire all’assalto degli hacker. «Siamo in guerra, come sotto un bombardamento si contano gli edifici rimasti in piedi e quelli crollati», diceva ieri mattina, l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Nel fortino della Pisana si abbozzano le contromosse. La prima è la difesa della campagna vaccinale. Le prenotazioni sono bloccate da 48 ore. Ma entro venerdì, ha annunciato ieri proprio D’Amato, saranno riaperte le liste delle Asl. Lunedì toccherà ai tamponi: sarà riattivato il sistema con cui i drive-in e gli ospedali comunicano positivi e negativi. Un server essenziale anche per sbloccare i Green pass. Poi toccherà a tutto il resto: le visite, gli esami medici, il pagamento delle imprese e dei fornitori della Regione, i dati dei bilanci. Ma un po’ per volta: l’urgenza, la priorità, è la lotta al Covid.
Attacco hacker, stop a esami e visite
Il Lazio passerà a una nuova piattaforma, dove verranno «trasmigrati» tutti i dati sanitari, che al momento non sembrerebbero compromessi dall’attacco, come quelli sui fondi europei.
IL CALENDARIO
Si parte appunto dai vaccini: la data in cui saranno riaperte le prenotazioni è venerdì, anche se naturalmente si proverà a fare prima. Lunedì come detto sarà la volta dei tamponi. Poi in Regione tracciano questo crono-programma: tra una settimana-dieci giorni sarà riattivato il Cup, il sistema con cui è possibile prenotare visite, esami diagnostici e specialistici negli ospedali e negli ambulatori delle Asl. Il blitz dei pirati informatici non ha paralizzato solo la sanità, ma tutti i servizi che sfruttavano i canali digitali regionali.
Tra due settimane, dopo ferragosto, dovrebbe essere ripristinato il meccanismo che gestisce i pagamenti, dagli indennizzi alle imprese piegate dal Covid alle fatture per i fornitori. Servirà un mese invece per ripristinare l’intero portale regionale, con tutti i dati, anche sensibili, sul bilancio e gli atti amministrativi. Sperando che il nuovo scudo anti-hacker regga. «Ma il rischio zero - conclude D’Amato - non esiste».