Frosinone e la salvezza, archiviare in fretta la debacle con l'Inter e rigenerarsi

Frosinone e la salvezza, archiviare in fretta la debacle con l'Inter e rigenerarsi
di Stefano De Angelis
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Sabato 11 Maggio 2024, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 11:41

La missione di battere l'Inter già scudettata si è rivelata ardua e complicata. Un Frosinone volitivo e aggressivo per i primi 45' si è dissolto nella ripresa pagando sul piano fisico e mentale il doppio svantaggio incassato dopo meno di un'ora di gioco. L'Inter, più sorniona e pratica, è stata straripante e letale nella ripresa capitalizzando quasi tutte le occasioni e punendo ogni minimina disattenzione degli avversari. Ma a quel punto, sullo 0-2 a 30' dalla fine, i giallazzurri sono scomparsi dal campo e con la testa erano già all'ultima trasferta stagionale, che si preannuncia decisiva per tenere in vita il sogno.

Di Fra aveva chiesto coraggio e determinazione, facendo leva sulle motivazioni: più forti, alla vigilia, quelle del Frosinone a caccia di punti salvezza rispetto agli stimoli dei nerazzurri già con la seconda stella cucita sul petto.

E nel primo tempo capitan Mazzitelli (uscito per infortunio) e soci hanno seguito i dettami del tecnico, lottando su ogni pallone in tutte le zone del campo e costruendo opportunità che, per l'ennesima volta in stagione, non sono riusciti a concretizzare. Soprattutto quando la gara era ancora aperta. Si è rivisto così uno dei mali che ha perseguitato i canarini: la mancanza di malizia e cinismo in avanti, che si aggiunge al credito con la fortuna (altro legno con la traversa di Cheddira) che si spera di riscuotere negli ultimi 180' di campionato.

Intensità e aggressività, a tratti, hanno messo in difficoltà gli ospiti. L'ansia e la frenesia di inseguire un pareggio ancora possibile, però, si sono fatte sentire già dopo 10' della ripresa. Hanno lentamente offuscato le idee di gioco dei leoni ciociari. Una tensione che ha finito per contagiare anche le gambe. Questione di esperienza.

Nessun dramma, però. Nonostante il pesante passivo (troppo severo per quanto visto almeno nei primi 45') ora l'imperativo è archiviare in fretta questa sfida e rigenerare testa e nervi. Resettare i passaggi a vuoto e pensare solo ed esclusivamente al Monza. In sostanza è vietato deprimersi, ma, al contrario, è fondamentale ritrovare concentrazione e convinzione perché la salvezza è ancora un obiettivo raggiungibile. Un lavoro da portare avanti in questa lunga settimana. Di Fra, da uomo di spogliatoio, sa quali corde toccare per infondere la giusta carica per lo sprint finale. Il Frosinone, sul piano statistico, si ferma dopo sei risultati utili di fila e resta quartultimo a quota 32 punti in compagnia dell'Empoli, in attesa dei match delle dirette rivali. Ora, però, per i numeri non c'è spazio: contano testa e voglia.

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