Vincenzo Paparelli, un dolore lungo 34 anni

Vincenzo Paparelli, un dolore lungo 34 anni
di Francesco Olivo
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Lunedì 28 Ottobre 2013, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 07:41

Il 28 ottobre di 34 anni fa Vincenzo Paparelli era un uomo contento, il fratello romanista gli aveva prestato il suo abbonamento per il derby e lui ne approfitt subito, cambiando settore per visto che era laziale.

Questo meccanico poco più che trentenne si era accomodato, così, in curva nord con la moglie pronto a tifare la sua squadra. La cosa più normale del mondo, almeno a quei tempi, era mangiare un panino aspettando l'inizio della partita, abitudine antica che univa i tifosi di tutte le fedi. Questa tranquillità però venne rotta all'improvviso.

Un razzo lanciato dall'altra curva, dopo aver compiuto una strana traiettoria decise di finire la parabola nella maniera più infame, nell'occhio di Vincenzo. La moglie lì per lì non capisce, ma il marito sanguinante si accascia. Paparelli arriva al Santo Spirito che ancora respira, purtroppo però poco dopo il cuore smette di battere. Il fratello raccontò in un'intervista molti anni dopo: «Pensate,ancora oggi, poco prima del derby ricevo telefonate di insulti, e poi gli slogan sono sempre gli stessi: 10 100 1000 Paparelli oppure 28 ottobre festa nazionale». Piccole grandi infamità che sembrano non finire mai.

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