Le pattuglie della polizia locale hanno messo la parola fine a una querelle che andava avanti da più di 10 anni tra il gestore dell’Orange Futbolclub, Guido Tommasi, e il Comune. Ieri mattina, tra lo stupore dei soci che arrivavano uno dopo l’altro, convinti di potersi allenare, e la disperazione dei dipendenti, è stato effettuato, in via degli Olimpionici 71, lo sgombero del circolo.
Oltre agli agenti della locale, in supporto anche la polizia di Stato del commissariato Villa Glori. «Avevamo promesso di riportare la legalità negli impianti sportivi comunali e lo stiamo facendo», ha affermato l’assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato.
L’ASSESSORE
«Si tratta di uno degli impianti con la più alta morosità nei confronti di Roma Capitale - ha spiegato l’assessore - Parliamo di un mutuo di 5,4 milioni di euro mai pagato e rimasto a carico dei cittadini romani». «Il Comune, in quanto garante della fideiussione con l'Istituto del Credito Sportivo, è stato pignorato e costretto a pagare di tasca propria oltre 4 milioni di euro.
I SOCI
Un circolo sportivo con campi da calcio, calcetto, padel e palestra, ma anche diverse attività come un parrucchiere, un’ottica, il centro di fisioterapia, un ristorante. Sono più di 100 i dipendenti che ci lavorano e proprio a loro è andato il primo pensiero dei tanti soci del circolo, frequentato anche da persone note del mondo dello sport come l’ex giallorosso Stefano Desideri: «Noi soci abbiamo deciso di autotassarci per aiutare i dipendenti, questo posto è come una famiglia, li conosciamo tutti e siamo in apprensione per loro».
«Sono loro l’anima di questo posto ed è giusto che stiano tranquilli», aggiunge Gianluca Loreti, socio e capitano della squadra di serie a di padel, che spiega come la chiusura vada anche a discapito dei più deboli che frequentano quel posto. «Due volte a settimana ospitiamo i ragazzi diversamente abili dell’Istituto Vaccari, oltre a quelli dei plessi scolastici limitrofi, come il liceo Lucrezio Caro».
L’Orange Futbolclub sarà chiuso per un mese, il tempo minimo previsto dalla legge e necessario anche al recupero di oggetti da parte di chi ne ha diritto. Già ieri mattina alcuni dipendenti, durante lo sgombero, sono riusciti ad entrare per riprendere i loro effetti personali.
Poi, domani, ci sarà l’incontro tra l’assessore, le società sportive e una rappresentanza delle famiglie dei ragazzi che giocano a calcio, in cui verrà ufficializzato il subentro nella gestione del centro da parte di Zetema, la società di Roma Capitale, in attesa dell'iter del bando per la nuova concessione che è già stato pubblicato l'altro ieri sera.
Intanto c’è chi si è già organizzato per questo mese di chiusura. «Ci siamo mossi per tempo per garantire ai nostri iscritti, che sono ben 600 tra scuola calcio e agonistica, di continuare l'attività calcistica. Abbiamo già individuato impianti sportivi alternativi in zona: i ragazzi continueranno ad allenarsi nel campo dell'istituto scolastico Villa Flaminia e nell'impianto di via Due Ponti della Ss Flaminia, finché non potremo tornare a via degli Olimpionici», ha detto il direttore operativo della scuola calcio Orange e della società sportiva club olimpico romano, Simone De Petris.
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