Sono finiti così a processo, a conclusione delle indagini coordinate dal pm Michele Nardi in collaborazione col collega Alberto Pioletti, anche Angelo Moretti, comandante dei vigili urbani di Ostia, ora al primo gruppo Trevi; il dirigente municipale. Claudio Saccotelli, e la dirigente del dipartimento di Prevenzione e Salute pubblica del X municipio, Maria Claudia Proietti.
LE ACCUSE
Tassone, assieme alla funzionaria comunale Proietti, avrebbe ordinato a un dirigente medico del Servizio igiene alimenti della Asl, si legge nella imputazione, «di cessare i controlli sanitari sugli esercizi commerciali», ossia dei chioschi bar allestiti sui giardini di lungomare Caio Duilio, «consentendo agli stessi la somministrazione in mancanza dei minimi requisiti sanitari». Una seconda contestazione, l'ex minisindaco è coindagato col comandante dei vigili e col dirigente municipale: avrebbe ordinato a un funzionario di polizia di sospendere i controlli «procurando ai titolari delle attività un ingiusto vantaggio patrimoniale». Saccotelli, assistito dall'avvocato Gianluca De Fazio, è l'unico accusato anche di turbativa d'asta. Per l'accusa, avrebbe pilotato, l'assegnazione dei lavori nei giardini dove si è tenuta la manifestazione. Vista la spesa da mezzo milione di euro, sarebbe stato obbligatorio un bando europeo, invece, venne fatta una selezione in cui la Esse Group, che ha gestito pure i punti ristoro, era l'unica partecipante alla gara comunale.
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