Orgoglio Esquilino: «Caro Sorrentino, pronti a Salvare piazza Vittorio»

Orgoglio Esquilino: «Caro Sorrentino, pronti a Salvare piazza Vittorio»
di Simone Canettieri
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Lunedì 21 Novembre 2016, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Obiettivo: salvare piazza Vittorio. L'«urletto di dolore» di Paolo Sorrentino sull'Esquilino, simbolo e metafora di una «Roma ferma e ferita», sta attivando ancora di più la voglia di riscatto di chi vive e lavora qui. Se la sindaca Virginia Raggi ha annunciato che «ascolterà» l'appello del regista premio Oscar, l'amministrazione prova a rilanciare il quartiere umbertino passando anche dalle «vie tradizionali», non sempre proprio molto efficaci per la causa. Ieri è scaduto un bando da 2,5 milioni di euro, presentato dalla precedente giunta, per la riqualificazione del parco di piazza Vittorio. Si tratta di interventi strutturali ai quali serve anche «un piano di gestione», mette in guardia tutti Daniele Diaco, presidente della commissione ambiente del Campidoglio. «A questa piazza unica nel suo genere dovremo assicurare non solo un sistema di controllo di videosorveglianza - continua il consigliere del M5S - ma anche un presidio fisso delle forze dell'ordine per evitare presenze non gradite ai cittadini, messo in condizione di vigilare all'interno della piazza per evitare il pernottamento di intrusi». Una volta aggiudicata la gara il vincitore dovrà occuparsi «anche della manutenzione per due anni - spiega l'assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro -: i lavori partiranno a metà del 2017».

I TEMPI
Per la gestione del parco servono associazioni, da sempre alle prese con la difficoltà di ascolto del Campidoglio, seppur molto attive e battagliere, visti i tanti testimonial famosi della zona. E proprio in questi giorni, dopo l'intervista di Paolo Sorrentino a Il Messaggero, qualcosa si sta muovendo sotto i portici, ma anche nelle vie limitrofe che puntellano la zona, a partire da via Merulana. Le attività commerciali storiche sono pronte a unirsi in un progetto per gestire gli spazi della piazza e dell'Esquilino. Operazione bellezza? No, più semplice: decoro e vivibilità, il resto sarà tutto guadagnato. In prima fila dunque ci sono i bar, le gelaterie, le pasticcerie ma anche i ristoranti e bistrot che tutti i giorni resistono a un tessuto commerciale che cambia e svuota il quartiere tra negozi cinesi, indiani, cingalesi.

L'IDEA
Gianluca, Gabriele, Luca, Mauro e Fabio hanno aperto la settimana scorsa il Gatsby Café, un nuovo bistrot a tre piani, arredamento stile film di Wes Anderson, dove un tempo sorgeva l'antica cappelleria Venturini, già frequentatissima in altre epoche da teste coronate. Ci sono anche loro, gli ultimi arrivati, quelli del Gatsby, nel progetto che vuole coinvolgere le eccellenze della zona. Il passaparola in questi giorni è stato rapidissimo nel triangolo che va dal Palazzo del Freddo, dove ha casa dal 1928 la gelateria Fassi, fino a via Merulana, tempio di Panella, nato come forno quasi un secolo fa e ora calamita per gli amanti di pane, pizza, dolci e caffè.
«L'orgoglio esquilino», animato anche da Sorrentino ma mai del tutto sopito come assicurano tanti commercianti, coinvolge anche le altre storiche botteghe che rimangono a presidiare la zona con le loro leccornie, come la pasticceria Regoli e quella D'Amore, entrambe in via dello Statuto. Ecco, questi sono solo alcuni dei protagonisti dell'operazione riscatto che «stiamo cercando di mettere in piedi anche sull'onda mediatica che è riuscito a creare Sorrentino», ammettono diversi commercianti.

IL PROGETTO
L'idea, appunto, è quella di unire le forze in un'associazione che possa gestire eventi e progetti nella zona, a partire dal parco di piazza Vittorio, per strapparla alle scene che si possono vedere tutti i giorni. Proprio qui, alle spalle della stazione Termini, sempre più spesso tetto a cielo aperto per clochard e sbandati durante la notte. D'estate e, purtroppo, anche con i rigori invernali.