Non ne possono più i titolari delle attività commerciali nei pressi della Stazione Termini, soprattutto quelli che si trovano lungo via Giolitti, costretti a fare i conti tutti i giorni con persone - per lo più extracomunitari - che si ubriacano, danno i numeri, rubano all'interno delle attività. Una situazione che si presenta a tutte le ore del giorno, ma che diventa insostenibile al calare del sole, fino a tarda notte, con alcuni locali che restano aperti e danno rifugio a persone che delinquono e i residenti che non si azzardano a girare per strada.
IL PERICOLO
«Non ci sono garanzie, non c'è sicurezza, noi donne in particolare dobbiamo farci accompagnare e soprattutto venire a prendere. Di notte qui è ingestibile», dice la commessa di un noto fast food che si trova di fronte all'ingresso di via Giolitti della Stazione Termini e che preferisce mantenere l'anonimato. Il locale in cui lavora è uno di quelli che restano aperti tutta la notte, in cui trovano rifugio o cercano di delinquere persone poco raccomandabili.
Come lei anche Teresa L., che gestisce una tavola calda a pochi metri di distanza, deve prendere precauzioni per poter lavorare.
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LA PERCEZIONE
Khan invece ha, sempre nella stessa via, un negozio di souvenirs, anche lui la sera chiude tardi ma la percezione che ha è che «da un anno la situazione è migliorata, ci sono più controlli e poi ci sono le telecamere messe da molti negozi che fanno desistere i delinquenti». «Non dico che non ce ne sono più - spiega - ma sicuramente da un anno a questa parte va meglio, prima era una situazione veramente ingestibile, avevo paura anche io che sono un uomo a uscire dal locale». C'è chi poi, per la propria incolumità, decide di chiudere prima, come Rahman Mattew, proprietario di un negozio di riparazioni telefoniche. «Io chiudo alle 18 da diverso tempo ormai perché dopo quell'ora ci sono solo persone ubriache sulla via che ogni tanto entrano anche a dare fastidio o cercano di rubare. Non c'è bella gente dopo il tramonto e soprattutto la presenza di queste persone fa sì che non entrino neanche clienti, sarebbe inutile e rischioso rimanere aperto».
Zaker Mohamed Abdul ha invece un negozio di souvenir. «Il pericolo è fuori - dice - dove c'è tanta gente ubriaca che ruba ai turisti ignari del pericolo. Sono vere e proprie gang di professionisti».
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