Ostia, incendio alle Acque Rosse
nella pineta distrutte due baracche

Ostia, incendio alle Acque Rosse nella pineta distrutte due baracche
di Giulio Mancini
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Domenica 17 Novembre 2013, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 12:31
Solo l’umidit diffusa della vegetazione e l’assenza di vento hanno evitato che l’incendio esploso nella sera di sabato 16 novembre nella baraccopoli della pineta delle Acque Rosse sfociasse in una tragedia. Gli occupanti hanno fatto in tempo ad abbandonare i loro alloggi di fortuna, consentendo le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco che hanno bloccato l’espansione delle fiamme. L’allarme è scattato intorno alle 19,30 quando alcuni automobilisti hanno segnalato al 113 ed ai vigili del fuoco i bagliori che lampeggiavano nel buio dall’interno del parco, nella zona alberata dietro il depuratore. Sul posto sono accorse due partenze dei pompieri di Ostia e due volanti del commissariato che nel raggiungere l’area interessata dalle fiamme hanno visto allontanarsi in gran fretta diverse famiglie di baraccati romeni, alcuni con in braccio il loro bambino. L’incendio ha distrutto due casupole ed il loro contenuto.



La pineta delle Acque Rosse a Ostia è un polmone verde di quasi duecento ettari di superficie incastonato nella città balneare. I suoi confini sono la elegante strada dello shopping, ovvero via delle Baleniere, la città del divertimento Cineland, il depuratore e l’abitato di via delle Azzorre. Al suo interno anche due plessi scolastici tra i più apprezzati del litorale.

Potrebbe essere un gioiello il parco delle Acque Rosse. E invece è un modello di degrado, di abbandono, di pericolo, di disfacimento sociale. Costellata di discariche e di baracche, infatti, la pineta muore soffocata dai rifiuti e vive il costante rischio di incendi, come hanno più volte denunciato i comitati di quartiere che ne chiedono lo sgombero.
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