Ostia, baracche e siringhe, la pineta Acque Rosse
muore tra incendi e degrado

Ostia, baracche e siringhe, la pineta Acque Rosse muore tra incendi e degrado
di Giulio Mancini
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Lunedì 18 Maggio 2015, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 17:57

Tra incendi, baracche di senzatetto e siringhe usate dai tossicodipendenti, muore il parco delle Acque Rosse, a Ostia. Frequentarlo è pericoloso oltre che malsano.

L'ultimo caso che accende i riflettori sulle sue condizioni di impraticabilità è di oggi quando, intorno alle 14,30, un incendio è divampato nell'area del parco-giochi “Clemente Riva”. Le fiamme, esplose in un'area recintata e inaccessibile al pubblico, si sono ben presto propagate attraverso gli aghi di pino secchi e le resine degli alberi.

L'intervento tempestivo di vigili del fuoco e della polizia ha bloccato in tempo il rogo, prima che potesse attecchire agli alberi e dare luogo ad un effetto-domino fino a minacciare la vicina scuola materna.

L'episodio, rilancia la denuncia circa lo stato di abbandono in cui versa quell'area, di proprietà comunale.

I soci del vicino circolo bocciofilo di via delle Isole Samoa con i residenti hanno dato vita proprio nei giorni scorsi ad una ramazzata e avviato una raccolta di fondi per pagare un vivaio affinchè provvedesse allo sfalcio delle erbacce. Sotto quel prato incolto ed i rovi, sono affiorate siringhe usate, batterie esauste d'auto, calcinacci, plastiche e ogni tipo di immondizia. “Vorremmo sapere perchè le autorità, il X Dipartimento e l'Ufficio della Riserva del Litorale, non si occupano della manutenzione di questo parco che in queste condizioni di degrado è inutilizzabile a bambini e adulti” denuncia Anna Grechi del circolo bocciofilo.

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