Colombo, centauro schiacciato da albero
Procura indaga per omicidio colposo

foto Mino Ippoliti
di Laura Bogliolo
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Lunedì 2 Dicembre 2013, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 07:47

Sembra una lunga processione fatta di rabbia e lacrime quella che questa mattina sfilata sulla Cristoforo Colombo davanti al luogo in cui Gianni Danieli, 41 anni, è morto ieri, travolto da un pino. «E' una vergogna!», «Tutti sanno che gli alberi sulla colombo sono pericolanti» le frasi sussurrate da chi è capitato davanti al luogo della tragedia. Sono decine le telefonate arrivate ai vigili urbani per chiedere interventi su rami pericolanti nella zona.

Tantissime le segnalazioni di residenti in zona Malafede e Infernetto per chiedere al più presto un intervento. Sulla morte di Danieli, romano, fisioterapista, la Procura ha disposto accertamenti sullo stato dell'albero che ieri è crollato al chilometro 17,800 della Colombo e ha ipotizzato il reato di omicidio colposo. Secondo molti residenti l'albero da tempo era pericolante: era agganciato a un cartellone pubblicitario con dei cavi.

Richieste di interventi per rami pericolanti, residenti indignati. In tanti questa mattina hanno contattato i vigili per segnalare rami pericolanti nella zona in cui è avvenuto l'incidente. Una squadra del servizio Giardini è intervenuta tagliando diversi rami proprio sulla Cristoforo Colombo. «Non potevate farlo prima!» le grida indignate degli automobilisti.

La manutenzione. Sopralluogo questa mattina dell'assessore all'Ambiente del X Municipio, Marco Belmonte, assieme al Dipartimento del comune di Roma, sul luogo dell'incidente. Il pino sarebbe stato controllato nel 2009. «Il terreno sul quale poggiavano le radici - specifica Belmonte - era argilloso e sabbioso, componenti che impediscono alla pianta di attecchire al meglio. Inoltre, a ridosso del pino c'era una struttura di ferro che reggeva l'albero. Mi hanno spiegato che queste strutture vengono utilizzate quando si pianta un albero ad alto fusto per permettere che cresca dritto». «Purtroppo non esiste un anagrafe dei pini - conclude l'assessore -, ma si fanno controlli a campione, con potature continue. Su via Cristoforo Colombo non ci sono pini lasciati all'abbandono, ma hanno bisogno di monitoraggi continui». Il Municipio ha cheisto all'assessore

Estella Marino di mettere a disposizione ulteriori fondi per le verifiche sui pini.

La famiglia di Gianni. C'è ancora silenzio e dolore in casa Danieli. «Non mi darò pace fino a quando non sarà fatta piena luce sulla morte di mio fratello» le parole di Alessandro, fratello della vittima, che ieri è rimasto per ore sul luogo dell'incidente. Gianni ha fatto anche un appello a Papa Francesco: «Altre vite possono essere salvate, accanto all'albero caduto ci sono altri pini pericolanti. Possibile che nessuno faccia niente?». «Quell'albero non aveva radici» ha continuato a ripetere Alessandro.

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