Una storia a lieto fine. Ha tenuto con il fiato sospeso molti parrocchiani, preoccupati per la sicurezza di una delle chiese più preziose di Roma, Santa Maria del Popolo dove martedì mattina era stato rubato il Bambinello custodito davanti all'altare. Le telecamere di sorveglianza avevano incastrato l'autore del furto, una donna. Il parroco Ivan Caputo, che nei giorni passati era fuori Roma per impegni, secondo la polizia ha riconosciuto la donna e ha deciso di non denunciare più il furto: secondo il religioso infatti l'autrice è una senzatetto che viene ospitata nella chiesa per il pranzo. La donna, secondo gli agenti di polizia, avrebbe ammesso le sue responsabilità.

LE INDAGINI
Una storia a lieto fine, perché lo spirito caritatevole ha prevalso su ogni altra decisione. Le indagini sono state svolte dal commissariato Trevi Campo Marzio. Gli agenti hanno visionato i video delle telecamere di sicurezza della chiesa che custodisce tra l'altro due preziose opere del Caravaggio. E non appena il parroco è tornato dal viaggio, hanno sottoposto i fotogrammi alla sua visione. Il religioso ha riconosciuto la donna che poi è stata ascoltata dagli agenti.

CHOC ALLA MESSA
Il Bambinello non è stato ancora trovato. Sembra che la senzatetto, una delle tremila anime che vivono in strada nella Roma gelida, non stia molto bene: non riesce a ricordare dove ha messo il Bambinello. A rendere noto il furto era stato uno dei sacerdoti della basilica che martedì mattina durante la messa delle 10 aveva annunciato: «Cari fratelli, il Bambinello non c'è più, è stato sottratto». La notizia del furto all'interno di una delle chiese centrali di Roma aveva destato molta preoccupazione tra i fedeli. Soprattutto in una città dove l'allerta terrorismo non si è mai abbassata.
Ora i fedeli e i religiosi della basilica vogliono pensare a quella donna finita in strada chissà per quale motivo. Qualcuno dovrà prendersi cura di lei.