Roma, serpente nella terrazza di una casa a Monte Mario. L’esperto: «Attenti, settembre è il mese delle vipere»

Del biacco - avvistato prima sopra la ringhiera del balcone e dopo all'interno di un vaso - si sono perse le tracce

Il biacco avvistato in una casa nel quartiere Monte Mario
di Alessia Perreca
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Lunedì 21 Agosto 2023, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 16:25

Prima sulla ringhiera del balcone poi all’interno di un vaso. Paura a Roma, in via Basilio Puoti, a Monte Mario, per un serpente all’interno di un’abitazione. L'ennesimo caso nella Capitale. «Mia mamma stava guardando fuori dalla finestra pensando che ci fossero i gechi, in realtà la sorpresa è stata un'altra», racconta a “Il Messaggero” Anna. Un biacco che strisciava sul muretto della terrazza poi caduto dalla ringhiera del balcone ed infine si è infilato dentro a un vaso. «Non è mai successo in tanti anni che abitiamo qui. Abbiamo contattato immediatamente i vigili del fuoco e poi i militari della forestale per l’identificazione. «L'abbiamo monitorato, ma probabilmente si sarà allontanato». Il rettile in questione non è velenoso, ma nella Capitale proseguono ancora le segnalazioni ( ed eventuali interventi, ndr) per i serpenti all'interno mura domestiche o nei giardini. «Riceviamo 10 richieste di aiuto al giorno per i rettili e per gli imenotteri, ma attenzione perché nel mese di settembre inizia la fase dedicata al parto degli ovovipari: coronella austriaca e vipera», specifica l'esperto zoofilo Andrea Lunerti. 

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ALLERTA VIPERE A SETTEMBRE

Se agosto è considerato dagli esperti il mese in cui i biacchi schiudono le uova, settembre è il periodo in cui inizia la fase dedicata alla nascita degli ovovipari, quindi delle vipere.

Lo scorso anno, al Tufello, il primo avvistamento del rettile velenoso nei cortili di via Monte Massico e via Monte Cracco. Dal condominio dove scattò il primo allarme - con tanto di foto segnaletica e numeri di emergenza affissi sui portoni - al nido, alla scuola materna del quartiere ed infine al Liceo Aristofane dove è stato poi catturato. «Le segnalazioni di vipere ancora non ci sono pervenute, ma è sempre opportuno fare prevenzione soprattutto quando al rientro dalle vacanze le persone sono alle prese con il ripristino del giardino e delle loro abitazioni. È opportuno, dunque, utilizzare guanti ed attrezzi da giardinaggio per raccogliere ad esempio le foglie perché è possibile rinvenire piccoli rettili». Cuccioli di vipere di poche centinaia di metri che si mimetizzano con il fondo del bosco o del giardino. «Il biacco rispetto alla vipera - spiega Lunerti - tende a scappare immediatamente mentre la vipera conta sulla mimesi e rimane ferma. Non bisogna mai ucciderli o provare ad allontanarli con altri mezzi perché questo gesto potrebbe rivelarsi pericoloso per sé stessi e per gli altri, specie se si tratta di una vipera».

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Come dobbiamo comportarci? « Non perdiamolo di vista oppure - sempre a distanza -proviamo a scattare una fotografia e segnalarla alle autorità competenti. Se si tratta di una vipera, come già accaduto in passato, verrà catturata (poiché velenosa e considerata pericolosa per l'incolumità pubblica, ndr) e poi liberata in luogo sicuro lontano dalla città». Nessuna invasione, dunque, ma solo massima prudenza. «Non solamente per i biacchi, le vipere e altre specie, ma anche per gli imenotteri ( vespe e api, ndr). «Quest'anno è una stagione davvero particolare, le vespe hanno raggiunto record assoluti e hanno nidificato ovunque a causa delle piogge nei mesi di maggio e giugno, oltre al grande ritardo del loro ciclo vitale. In Italia - conclude Lunerti - sono decedute - negli ultimi dieci anni - 10 persone a causa del morso di un serpente velenoso. Un dato certamente importante, ma di gran lunga inferiore rispetto alle dieci vittime all'anno per api, vespe e calabroni».

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