Prima sulla ringhiera del balcone poi all’interno di un vaso. Paura a Roma, in via Basilio Puoti, a Monte Mario, per un serpente all’interno di un’abitazione. L'ennesimo caso nella Capitale. «Mia mamma stava guardando fuori dalla finestra pensando che ci fossero i gechi, in realtà la sorpresa è stata un'altra», racconta a “Il Messaggero” Anna. Un biacco che strisciava sul muretto della terrazza poi caduto dalla ringhiera del balcone ed infine si è infilato dentro a un vaso. «Non è mai successo in tanti anni che abitiamo qui. Abbiamo contattato immediatamente i vigili del fuoco e poi i militari della forestale per l’identificazione. «L'abbiamo monitorato, ma probabilmente si sarà allontanato». Il rettile in questione non è velenoso, ma nella Capitale proseguono ancora le segnalazioni ( ed eventuali interventi, ndr) per i serpenti all'interno mura domestiche o nei giardini. «Riceviamo 10 richieste di aiuto al giorno per i rettili e per gli imenotteri, ma attenzione perché nel mese di settembre inizia la fase dedicata al parto degli ovovipari: coronella austriaca e vipera», specifica l'esperto zoofilo Andrea Lunerti.
ALLERTA VIPERE A SETTEMBRE
Se agosto è considerato dagli esperti il mese in cui i biacchi schiudono le uova, settembre è il periodo in cui inizia la fase dedicata alla nascita degli ovovipari, quindi delle vipere.
Come dobbiamo comportarci? « Non perdiamolo di vista oppure - sempre a distanza -proviamo a scattare una fotografia e segnalarla alle autorità competenti. Se si tratta di una vipera, come già accaduto in passato, verrà catturata (poiché velenosa e considerata pericolosa per l'incolumità pubblica, ndr) e poi liberata in luogo sicuro lontano dalla città». Nessuna invasione, dunque, ma solo massima prudenza. «Non solamente per i biacchi, le vipere e altre specie, ma anche per gli imenotteri ( vespe e api, ndr). «Quest'anno è una stagione davvero particolare, le vespe hanno raggiunto record assoluti e hanno nidificato ovunque a causa delle piogge nei mesi di maggio e giugno, oltre al grande ritardo del loro ciclo vitale. In Italia - conclude Lunerti - sono decedute - negli ultimi dieci anni - 10 persone a causa del morso di un serpente velenoso. Un dato certamente importante, ma di gran lunga inferiore rispetto alle dieci vittime all'anno per api, vespe e calabroni».