Archiviato (al momento, ndr) l’incubo cinghiali, lungo le strade e nelle abitazioni della Capitale il “rivale”( dopo le vespe orientalis, ndr), nel corso degli ultimi due mesi, sembrerebbe essere un altro. Strisciante, veloce, agile e non velenoso: il biacco. Color nero e giallo, piccoli oppure adulti, questi serpenti, spesso, vengono scambiati per vipere. Lo spavento è più comprensibile, ma un dato, certo, esiste: non iniettano il veleno, ma possono diventare pericolosi, se attaccati. Il loro morso - come ha ricordato al Messaggero più volte l’esperto Andrea Lunerti - può rappresentare un pericolo per la salute poiché si nutrono di topi. A Sacrofano, due giorni fa, all’interno di una villa, è stato avvistato un rettile: «Una vipera», ma era un piccolo biacco. L’ennesimo caso a Roma. «Maggior attenzione proprio ai piccoli che saranno ancora presenti fino a quando le temperature non scenderanno», sostiene Lunerti.
Serpente in giardino a Sacrofano
Non è la prima volta che nella villa della signora Francesca, a Sacrofano, ai confini con il parco di Veio, si intravedono serpenti.
L'esperto
«Questo è il momento di maggior rischio: bisogna prestare attenzione ai piccoli che saranno presenti fino a quando le temperature saranno alte. I biacchi si introducono all'interno delle strutture (sotto a un portone oppure dentro a un garage), alla ricerca di un luogo caldo dove poter trascorrere l’inverno», specifica nei dettagli l’etologo Lunerti. Ma il mese di settembre ( e il brusco calo delle temperature) rappresentano il periodo della fase dedicata alla riproduzione. «Attenzione - suggerisce Lunerti - soprattutto a mettere le mani dove non vediamo, in particolare nei giardini, boschi o cortili. Bisogna camminare sempre muniti di guanti e bastoni». L’ultima vipera è stata segnalata, il mese scorso, nel quartiere Selvotta, all’entrata di un’abitazione in via Casagiove. Il rettile - esemplare aspis francisciredi - era una femmina adulta. «In questi casi - aggiunge l’esperto - è opportuno mettersi in contatto con il numero di emergenza per la cattura del serpente».