Rieti, ex seminario: il tetto rischia di crollare

Il tetto dell'ex Seminario
di Giacomo Cavoli
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Martedì 14 Novembre 2023, 00:10

RIETI - Non è stata una caduta di calcinacci dal cornicione del palazzo dell’ex Seminario a causare, lo scorso venerdì mattina, la temporanea chiusura di via Pescheria e, poche ore più tardi, il transennamento di una parte di marciapiede che corrisponde ad alcune attività commerciali presenti lungo la strada. Il sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco del comando di Rieti, subito dopo la segnalazione ricevuta da Alessandro Nulli - titolare del negozio di bigiotteria di alta gamma “Joriel Bio Gioielli” che si affaccia su via Pescheria – ha invece evidenziato un problema ben più grave, che coinvolge il tetto dello stabile di proprietà della Curia di Rieti. 
Ad essersi pericolosamente incurvata verso l’interno, lasciando paventare il rischio di crollo, è infatti la copertura sotto alla quale si trovano sia il negozio di bigiotteria che la segreteria della Pia Unione Sant’Antonio di Padova, entrambi costretti a sospendere le rispettive attività in attesa che la Curia reatina attui gli interventi urgenti prescritti dai vigili del fuoco subito dopo il sopralluogo di venerdì scorso.

Il calvario. A raccontare a Il Messaggero mesi di disagi e, infine, la mazzata finale della chiusura temporanea a ridosso delle festività natalizie – con conseguente danno economico a causa delle future, mancate vendite – è lo stesso Alessandro Nulli che, dal dicembre del 2021, ha scelto di investire lungo via Pescheria: «Era almeno da agosto che all’interno del nostro negozio andavamo avanti con bacinelle e stracci per raccogliere l’acqua che gocciolava dal tetto – spiega Alessandro – Abbiamo segnalato più volte il problema alla Curia, che in un paio di occasioni ha effettuato un sopralluogo, in un primo tempo motivando le perdite a causa di un nido di uccelli e, una seconda volta, sostenendo che fosse una bottiglia di plastica ad ostruire il canale di scolo. Dopo la pioggia torrenziale di venerdì scorso ho però inviato una foto del tetto ai vigili del fuoco i quali si sono subito resi conto della situazione, intervenendo dopo pochi minuti – prosegue il titolare del negozio - Da ciò che mi è stato spiegato, trattandosi di vecchie strutture in legno, una delle travi ha ceduto causando l’affossamento del tetto: se dovesse verificarsi una scossa di terremoto o un peso eccessivo, il rischio è che la struttura possa cadere definitivamente e non sappiamo se il solaio sia in grado di sostenere un eventuale crollo, che altrimenti travolgerebbe chi si trova all’interno del negozio». 
In ballo, c’è però la principale attività economica che sostiene l’intera famiglia di Alessandro: «La Curia mi ha risposto che tenterà di intervenire nel più breve tempo possibile, ma non prevedo certo che sarà possibile ripristinare il tetto entro Natale, quindi siamo già consapevoli che perderemo l’intero lavoro programmato durante il corso dell’anno in vista delle festività – commenta Nulli – Tuttavia, al di là della merce invenduta, mi preoccupa molto di più il rischio di dover perdere la clientela che abbiamo faticosamente costruito nel corso degli ultimi due anni».

Stop alla Pia Unione. La chiusura della segreteria adiacente al negozio di bigiotteria è invece la seconda mazzata che colpisce la Pia Unione Sant’Antonio di Padova, dopo l’inagibilità che da anni blocca la chiesa di San Francesco: «Dopo lo spostamento temporaneo a Sant’Agostino, la segreteria ci consentiva di mantenere un minimo di autonomia rispetto alla mancanza di San Francesco, agevolandoci nei rapporti con i collaboratori della Pia Unione – spiega il Priore Alessandro Brunelli – Adesso ci stiamo quindi attivando per reperire nuovamente una stanza, dopo quelle che ci sono già state messe a disposizione all’interno di Sant’Agostino».

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