Il lavoro di ricognizione avviato nel 2013 dall'allora assessore Cecilia - non senza resistenze - arriva ora a compimento con l'assessore Ludovisi in un quadro politico più rasserenato ma in un contesto economico pesantemente segnato dalla crisi.
«I Ppa sono pronti, ho già fatto una serie di incontri con gruppi e partiti di maggioranza ma quello che conta è la discussione che intavoleremo in Commissione urbanistica con tutti i gruppi consiliari e parallelamente con gli Ordini professionali», dice Ludovisi.
«Tutte le aree a destinazione produttiva, a cominciare dalle ex aree industriali cittadine, sono inserite nei Ppa. Per quanto riguarda invece le aree di espansione residenziale, la logica che ci ha guidato è stata quella della ricucitura col tessuto esistente piuttosto che il consumo di nuovo suolo. Questa d'altronde è la logica che guida anche il nuovo Testo unico per l'edilizia a cui sta lavorando la Regione, come pure una revisione al ribasso dello sviluppo demografico delle città: tutti i prg poggiano su stime di crescita che non trovano riscontro nella realtà».
Per questo vagheggiate l'ipotesi di un nuovo prg?
«Intanto, iniziamo con l'attuare quello esistente. Col nuovo Testo unico una revisione degli strumenti urbanistici vigenti si imporrà e a quel punto sarà meglio pensare a un nuovo piano regolatore. E' un discorso molto in prospettiva che però bisognerà iniziare a fare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA