Saltafila a Roma, il Consiglio di Stato "bacchetta" Tronca: «Sette aree dedicate entro 5 giorni»

Saltafila a Roma, il Consiglio di Stato "bacchetta" Tronca: «Sette aree dedicate entro 5 giorni»
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Venerdì 4 Marzo 2016, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 13:14

In attesa che il 6 aprile il Tar disciplini definitivamente la presenza nelle principali piazze turistiche del centro di Roma dei dipendenti delle agenzie turistiche, i cosiddetti "saltafila", il Consiglio di Stato ha stabilito che entro cinque giorni il commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca dovrà decidere le aree, massimo 7, in cui potranno lavorare e sospendendo in parte l'ordinanza del Campidoglio. Le zone dovranno essere delimitate per consentire i controlli di polizia. Il commissario Tronca aveva vietato durante tutto il periodo del Giubileo l'attività dei «saltafila» che vendono su strada pacchetti turistici nelle zone del centro di Roma.

Contro il provvedimento, le agenzie di viaggio si erano rivolte al Tar considerandolo illegittimo. Il Tar Lazio non sospese l'ordinanza ma rimandò tutto alla sentenza di merito fissata per il 6 aprile. Contro tale ordinanza del Tar le agenzie turistiche hanno proposto appello al Consiglio di Stato il quale ha sospeso il provvedimento del commissario Tronca ed ha accolto in parte le richieste delle agenzie disponendo che il Commissario straordinario «individui entro cinque giorni alcune aree pubbliche nella città di Roma, in numero complessivo non superiore a sette, ciascuna delimitata in modo tale da consentire gli opportuni controlli di polizia per prevenire turbative all'ordine pubblico e alla sicurezza urbana, dove possa essere svolta l'attività di intermediazione e promozione dei prodotti turistici in questione, anche nei giorni festivi».

Soddisfazione per l'ordinanza cautelare del Consiglio di Stato è stata espressa sia dal legale delle agenzie turistiche, sia dal Codacons ma con motivazioni e spiegazioni completamente opposte. L'avvocato Adriano Tortora, che rappresenta i 'saltafilè, sostiene che «grazie all'ordinanza cautelare già da oggi possiamo tornare a lavorare in tutta la città ed in più nelle sette aree che individuerà il Commissario ci saranno zone a noi destinate e controllate per evitare l'abusivismo».

L'avvocato ha anche espresso «soddisfazione perchè il Consiglio di Stato ha respinto - ha detto - le tesi del Comune di Roma e del Codacons». Per il presidente del Codacons e candidato sindaco di Roma Carlo Rienzi «la decisione del Consiglio di Stato conferma l'esigenza di mettere ordine nel settore dei venditori ambulanti di servizi turistici. Ora indicheremo a Tronca le 7 aree dove limitare l'attività di vendita di biglietti e tour turistici, e ci impegneremo a verificare che i luoghi storici e culturali della capitale non tornino ad essere suk dove i turisti vengono presi d'assalto da ambulanti che cercano di piazzare biglietti e visite guidate, nella più totale anarchia».

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