I rapporti tra l'Ue e L'Avana, sottolinea l'accordo, «si proiettano verso un consolidamento a medio e lungo termine, sulla base del rispetto, la reciprocità ed i mutui benefici». Tra le «componenti fondamentali» dell'intesa vengono segnalati «il dialogo politico, la cooperazione e il dialogo sulle politiche settoriali, il commercio e la cooperazione orientata al commercio». E d'altro lato, con l'entrata in vigore in programma dopo le ratifiche da entrambe le parti, l'accordo permetterà di «sviluppare il potenziale» delle relazioni tra «Cuba e l'Ue e i suoi stati membri». Nel corso della visita, Mogherini si è tra l'altro riferita all'embargo anti-Cuba degli Usa, definendo tale misura «completamente obsoleta», appartenente «ad un altro secolo».
L'intesa segna inoltre un primo passo per porre fine alla 'posizione comunè europea nei riguardi dell'isola in vigore fin dal 1996 e che condizionava la cooperazione ai progressi nell'area dei diritti umani, politica sempre respinta dall' Avana come una inaccettabile ingerenza.
Sul fronte chiave dei diritti umani, sono in corso da tempo dei negoziati ed è stato d'altra parte lanciato un dialogo per scambiare punti di vista in un'area - si sottolinea da parte europea - «così importante», al fine tra l'altro di «sondare possibilità di cooperazione» e di organizzare «una seconda riunione, dopo quella di Bruxelles, nei prossimi mesi a Cuba». L'Ue è il secondo partner commerciale (dopo il Venezuela) dell'isola e il maggior investitore straniero: e ora, in occasione ella visita di Mogherini, Bruxelles ha dato via libera ad un aumento di 10 milioni di euro in un fondo pari a 50 milioni, in settori quali l'agricoltura sostenibile, la gestione delle risorse naturali, l'energia rinnovabile, l'acqua. Circa un terzo dei turisti che visitano l'isola vengono d'altro lato proprio dall'Europa.
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