Omicidio a Cuba, il falegname abruzzese chiede la scarcerazione su cauzione

Omicidio a Cuba, il falegname abruzzese chiede la scarcerazione su cauzione
di Tito Di Persio
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Lunedì 18 Marzo 2024, 07:24

È stata avanzata richiesta la libertà, su cauzione, per il falegname di Roseto, Rolando Di Gregorio, 56 anni, arrestato a Cuba con l’accusa di aver ucciso l’imprenditore calabrese Francesco Sciammarella, 76 anni. L’avvocato, che difende l’abruzzese a Cuba, ha presentato l’istanza di scarcerazione giovedì scorso. Secondo la legislazione cubana, il giudice ha cinque giorni di tempo per pronunciarsi sull’istanza di libertà su cauzione. Quindi tra oggi e domani è attesa la decisione.

Se sarà positiva, potrebbero essere concessi i domiciliari a Di Gregorio, con l’obbligo di non lasciare il paese. In caso contrario, l’artigiano resterebbe in carcere nel penitenziario di Las Tunas, dove è stato rinchiuso sabato 2 marzo. Nel frattempo, i familiari, gli amici e i conoscenti non riescono ad avere sue notizie. «Non so nulla», ripete da giorni il fratello Giannino, aggiungendo: «Sto aspettando una risposta all’e-mail che ho spedito dal ministro Tajani. Questa situazione mi sta distruggendo e devo anche occuparmi di mia madre che non sta bene».

Lunedì scorso, Giannino ha scritto una lunga lettera al vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, chiedendogli di intervenire per riportare Rolando in Italia. «Spero che la legga e mi risponda», continua, rendendosi conto anche che ci sono altre priorità di questo critico per l’intero pianeta. «Sono sicuro dell’innocenza di mio fratello e che la morte dell’imprenditore calabrese Francesco Sciammarella sia stata solo una tragica fatalità.

Lo Stato italiano lo deve riportare a casa».

Tuttavia, la ricostruzione delle autorità cubane e tutt’altra: il rosetano aveva un debito di 500 dollari con Sciammarella contratto qualche mese fa e quando l’imprenditore ha chiesto la restituzione, nella serata di venerdì primo marzo, è nato un litigio che ha poi portato alla tragedia. L’autopsia ha stabilito che la morte del calabrese è stata causata da un colpo alla testa con un oggetto contundente, ma secondo la versione fornita da Di Gregorio, Sciammarella avrebbe battuto la testa contro lo spigolo di un gradino, cadendo all’indietro. Di Gregorio, sposato e con tre figli, è partito per Cuba da Scerne di Pineto il 13 maggio 2023 per avviare una fabbrica di porte per una grande azienda della zona. Non è chiaro perché ha chiesto soldi al calabrese e quali erano i loro rapporti. Le tv locali hanno parlato di «un diverbio tra italiani finito in tragedia»

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