LA GIORNATA

Elezioni Sardegna 2024, risultati finali. Todde: «Dopo 75 anni rotto il tetto di cristallo». Salvini: «Il popolo che vota ha sempre ragione»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul voto

Elezioni regionali Sardegna, risultati in diretta. Todde batte Truzzu per pochi voti (45,3% contro 45%)

Nuovo aggiornamento dati spoglio: Todde allunga al 45,4%

Nuovo aggiornamento dei dati in questo lungo spoglio elettorale in Sardegna con il flop del caricamento dei numeri da parte dei Comuni nel sistema informatico regionale. Dopo alcune rettifiche fatte dai componenti di tre seggi, il dato parziale arriva a 1825 sezioni scrutinate su 1844 con la governatrice in pectore Alessandra Todde che allunga sul suo avversario diretto Paolo Truzzu. L'esponente M5s arriva al 45,4%, lo 0,1% in più rispetto all'ultimo dato diffuso dalla Regione. Truzzu ottiene il 45%, mentre Renato Soru l'8,6%. Infine Lucia Chessa resta ferma all'1%.

Meloni: «Ho telefonato ad Alessandra Todde, centrodestra si conferma la più votata»

«Ho telefonato ad Alessandra Todde, eletta Presidente della Regione Sardegna, per porgerle i miei auguri di buon lavoro. Ci tengo a ringraziare Paolo Truzzu e tutta la coalizione del Centrodestra, che con le sue liste si conferma la più votata dagli elettori». Così su X la premier Giorgia Meloni, commentando la sconfitta sarda.

 

Tajani: nessun effetto su tenuta governo

«Per Forza Italia il risultato» del voto in Sardegna «è sostanzialmente positivo, tenendo conto che ci sono tante liste civiche di area vicina alla nostra. Non si è vinto, ne terremo conto ma questo non ha alcun effetto sulla tenuta del governo, lavoriamo benissimo insieme, con Giorgia (Meloni) e Matteo (Salvini) c'è un'intesa perfetta e anche se siamo leader di partiti diversi lavoriamo per rispettare l'impegno che insieme abbiamo preso con gli elettori. Chiunque se ne faccia una ragione: questo governo andrà avanti e la collaborazione tra le forze di governo è più che positiva».Così Antonio Tajani da Zagabria sul voto in Sardegna.

Lollobrigida: «Perso di 1.500 voti, bene la coalizione»

«Abbiamo perso di 1.500 voti la Regione Sardegna ma rispetto a 16 mesi fa il centrodestra in Sardegna aveva ottenuto il 40% dei consensi e ieri come liste ha ottenuto il 48,8% e il cosiddetto campo largo che aveva avuto il 48,8% oggi ottiene il 42,6% come liste. Quindi il giudizio politico rispetto alle coalizioni mi pare confermi un andamento estremamente positivo». Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della conferenza stampa al Masaf su 'Agricoltura, Pac e sovranità alimentare europeà il giorno dopo il Consiglio Agricoltura e pesca.

Conte: è una sconfitta personale della Meloni

«Questo è il vento nuovo della Sardegna», che «spira dalla Sardegna verso il continente». Questo «significa che, se riusciamo a costruire un progetto serio e credibile, convincente per i cittadini, noi possiamo vincere ed essere competitivi» senza «cartelli elettorali». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a L'Aria che Tira. Per Conte questa «è una sconfitta personale di Meloni. Giorgia Meloni qua ci ha messo la faccia, Cagliari e la Sardegna è piena ancora di gigantografie di Meloni fiera e forte», ha spiegato.

Salvini: «Quando il popolo vota ha sempre ragione»

«Dopo cinque vittorie consecutive una sconfitta ci può stare. Quando il popolo vota ha sempre ragione. Non cambia il mio impegno di ministro con i sardi. Continuerò, ovviamente, a fare tutto quello che i sardi si aspettano e meritano. Quando si vince si vince tutti insieme, quando si perde si perde tutti insieme. I numeri dicono che il centrodestra ha aumentato i voti rispetto alle politiche, che la Lega e il partito sardo d'azione sono cresciuti di tre punti, però ha vinto la candidata M5s. In democrazia è giusto così». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un evento a Pescara commentando il voto in Sardegna.

Todde: «La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite»

«La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite». Lo ha detto la neo presidente della Sardegna Alessandra Todde in una conferenza stampa nella quale ha assicurato che la nuova Giunta «sarà di grande competenza». «Andrò anche in Abruzzo - afferma - a fare campagna elettorale. Pd e M5S sono stati generosi con me e io andrò a fare campagna elettorale per loro». «Per iuscire a creare un progetto solido che possa convincere l'elettorato l'alleanza tra pd e M5S è l'unica strada». Todde ha dichiarato che lavorerà molto con i giovani per i giovani e che punterà molto sulla ricerca anche per contrastare la migrazione dei giovani sardi.

Todde: dopo 75 anni abbiamo rotto il tetto di cristallo

«Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto». Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde in conferenza stampa.

Truzzu: ho chiamato Todde per farle i complimenti

«Stamattina ho chiamato Alessandra Todde e le ho fatto i complimenti. Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale. Abbiamo perso davvero per uno "sputo", circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia». Sono le prime parole di Paolo Truzzu, ieri in silenzio per tutta la giornata, in una conferenza stampa a Cagliari. «A Cagliari c'è stato più un voto contro il sottoscritto che per la Todde», ha aggiunto il sindaco e candidato del centrodestra sconfitto.

Truzzu: «Sconfitta colpa mia, fattori nazionali non contano»

«Ho mandato un messaggio a Giorgia Meloni. Ma la lettura del voto è semplice: non sono state elezioni influenzate da fattori nazionali e il dato che lo prova è il risultato di Cagliari che, più che votare Todde, ha votato contro di me. Sarebbe bastato avere tre-quattro punti in più per vincere l'intera gara». Così il candidato del centrodestra sconfitto alle regionali sarde, Paolo Truzzu. «Per questo dico che la responsabilità è mia. Ci sono diverse Sardegna. Abbiamo avuto un grande risultato fuori dai centri urbani. Le cause del voto di Cagliari? Ci sono tanti fattori: voto disgiunto, cantieri».

Sardegna, dopo 24 ore mancano ancora 22 sezioni. Flop dati

Esulta Alessandra Todde, candidata del centrosinistra per le regionali in Sardegna, ma la sua vittoria al fotofinish non può essere ancora certificata nei numeri e il giorno della proclamazione potrebbe slittare.

Sul portale ufficiale della Regione, dove affluiscono tutti i dati caricati dai 377 comuni sardi attraverso due accessi per ogni amministrazione, mancano ancora all'appello 22 sezioni: il dato si ferma a 1822 sezioni scrutinate su 1844. Dalla Regione fanno sapere che si tratta di seggi che non sono riusciti a concludere le operazioni di spoglio delle schede che, insieme ai verbali, sono finiti nell'ufficio elettorale circoscrizionale del tribunale di competenza che dovrà concludere lo scrutinio, probabilmente entro 15 giorni. E c'è subito chi ha gridato a un altro flop dopo quello del 2019, quando per attendere la proclamazione del presidente occorse aspettare diverse settimane. Critiche alla Regione sono piovute dallo staff della governatrice sarda in pectore, ma l'amministrazione - anche con una comunicazione ufficiale - ha spiegato che il sistema informatico ha funzionato alla perfezione. Anche uno stress test sull'efficienza della macchina aveva dato esito positivo, ma è evidente che qualcosa nella comunicazione tra comuni e Regione non ha funzionato. Il ritardo dei dati ha scatenato anche l'ilarità dei social con diversi meme. Nel frattempo, però, ci si dovrà accontentare di questi dati parziali e definitivi allo stesso momento che potrebbero trascinarsi dietro diverse polemiche, anche politiche. È infatti esiguo il numero di voti - circa 3mila di differenza - che distanziano Alessandra Todde dal candidato del centrodestra Paolo Truzzu, arrivato secondo: o almeno così dicono i risultati attualmente disponibili.

 

Schlein: «Hanno perso Meloni e Salvini, l'alternativa c'è»

«Erano sicuri di vincere, son venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vicepremier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l'ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini». Lo scrive Elly Schlein su Facebook, a proposito della Sardegna. «Era dal 2015 che non si vinceva una regione in cui governa la destra. Fra due settimane possiamo vincere anche in Abruzzo con Luciano d'Amico - prosegue la segretaria del Pd -. Una cosa è certa: l'alternativa c'è. Come Segretaria, a un anno esatto dalle primarie, non potevo sperare in una ragione più bella per festeggiare! Dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che essere testardamente unitari porta i suoi frutti. Lo saremo anche in vista di altre sfide ugualmente importanti, perché oggi abbiamo dimostrato che la destra si può battere! Forza Sardegna e forza Alessandra!».

 

Conte: «Altre regioni? Avanti con compagni affidabili»

La vittoria in Sardegna «vale anche di più» perché c'era «Soru che con Azione andava a pescare voti nel campo progressista». Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte ad Agorà. A chi gli chiede se il «campo giusto» in Sardegna sarà propedeutico per patti in altre Regioni italiane al voto, risponde: «Noi lavoriamo sempre per costruire un progetto solido» con «altre forze politiche e civiche», con «compagni di viaggio affidabili. Non possiamo prendere un impegno con i cittadini» se abbiamo «compagni inaffidabili», perché questo comporterebbe l'ingovernabilità e «noi non andiamo al governo per gestire il potere ma per realizzare il cambiamento».

Appendino: «Grazie Alessandra, la Sardegna è in ottime mani»

«Grazie Alessandra Todde per questo risultato storico. Con serietà e amore per la tua terra hai portato per la prima volta il Movimento 5 Stelle a guidare una regione e col sostegno di tutta la tua squadra sono certa farete un grande lavoro». Così, sui social, la vicepresidente M5s ed ex sindaca di Torino, Chiara Appendino. «La Sardegna è in ottime mani», aggiunge la deputata pentastellata.

 

I dati partito per partito

È il Pd il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti (94.238), con il 13,8% delle preferenze, alle elezioni regionali in Sardegna, quando sono state scrutinate 1822 sezioni su un totale di 1844. Di poco dietro Fdi con 92.963 voti che raggiunge il 13,6%. Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto 53.005 voti pari al 7,8%. Si ferma invece al 3,8% la Lega con 25.589 voti. 

Ecco i dati partito per partito della coalizione di centrosinistra: Movimento 5 Stelle 53.005 (7,8%), Demos democrazia solidale 4.647 (0,7%), Progressista 20.721 (3%), Partito Socialista Italiano-Sardi in Europa 11.500 (1,7%), Sinistra futura 20.399 (3%), Fortza Paris 5.943 (0,9%), Partito democratico della Sardegna 94.238 (13,8%), Orizzonte Comune 20.798 (3%), Uniti per Alessandra Todde 27.252 (4%), Alleanza verdi e sinistra 31.815 (4,7%). Ecco i dati partito per partito della coalizione di centrodestra: Riformatori sardi 48.228 7,1%, Udc Sardegna 19.035 2,8%, Lega Salvini Sardegna 25.589 3,8%, Partito Sardo D'azione 36.958 5,4%, Forza Italia Berlusconi-Ppe 43.149 6,3%, Sardegna al Centro 20 Venti 37.158 5,4%, Alleanza Sardegna-Partito Liberale Italiano 27.884 4,1%, Fratelli d'italia con Giorgia Meloni 92.963 13,6%, Democrazia Cristiana con Rotondi 2.086 0,3%.

 

 

I dati: 1822 sezioni su 1844

Alle elezioni regionali in Sardegna la candidata del centrosinistra Alessandra Todde ha ottenuto 330.619, pari al 45,3%. Il dato è aggiornato alle 5 ed è riferito a 1822 sezioni su un totale di 1844. I voti riportati dai candidati presidente sono il risultato dei dati caricati dai Comuni della Sardegna nel sistema Sier, il Sistema informativo elettorale regionale. Il candidato del centrodestra Paolo Truzzu ha ottenuto invece 327.695, pari al 45%. Renato Soru ha raggiunto i 63.021 voti (8,7 %) e Lucia Chessa 7.147 (1%). Lo scrutinio delle rimanenti 22 sezioni elettorali (4 a Sassari, 2 a Sorso, 3 a Sestu, 2 a Bonarcado, 3 a Luras, 2 a Musei, 2 a Serdiana, 2 a Silius, 1 a San Gavino Monreale, 1 a Villasor), sarà completato, come previsto dalle norme vigenti, dagli uffici dei Tribunali dei rispettivi territori

Dopo 24 ore spoglio non ancora chiuso

Non sono bastate 24 per concludere lo spoglio delle schede per le elezioni regionali in Sardegna. In base ai dati pubblicati sul sito dell'amministrazione regionale sarda, alle 7 di martedì sono state scrutinate 1822 sezioni su 1844. In testa c'è Alessandra Todde, sostenuta tra gli altri da Pd e M5S, con 330.619 voti (45,3%), seguita dal candidato del centrodestra Paolo Truzzu con 327.695 voti (45%). Più staccati Renato Soru (63.021, 8,7%) e Lucia Chessa (7.147, 1%). Lo spoglio è proseguito con notevole lentezza nella notte.

È una sfida che si chiude al fotofinish con la vittoria di Alessandra Todde che la candidata del centrosinistra annuncia nel corso di una breve conferenza stampa con un concetto semplice: «sono la prima presidente donna della Sardegna». Il centrosinistra esulta con Giuseppe Conte, Elly Schlein, Stefano Bonaccini. «La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. È la prima presidente di regione del M5s, la prima donna alla guida della Sardegna. È una giornata indimenticabile», afferma il leader dei 5 stelle seguito dal commento entusiasta della segretaria dem: «Fambia il vento, c'era chi non scommetteva neanche che arrivassimo fino a qui». «Sono molto emozionata perché, come dice Alessandra, quella che si profila, stiamo aspettando fiduciosi gli ultimi dati, è una vittoria dei sardi anzitutto». Il dato finale è a un passo e Todde è in vantaggio su Paolo Truzzu con una esigua percentuale: lo scrutinio procede con lentezza esasperante e il risultato definitivo, con i decimali, non arriva prima della notte. Ma la tendenza delle ultime ore, quando anche i dati delle grandi città finalmente confluiscono nel portale della Regione, confermano che la candidata del campo largo a guida Pd-M5s è in testa. Anche i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni parlano di «vittoria straordinaria. Si complimenta il presidente Dem Stefano Bonaccini che applaude anche la segretaria dem. Che il vento non fosse comunque sfavorevole a Todde lo si era capito dalla mattina, con l'arrivo dei primi dati ufficiali che la davano in netto vantaggio sull'avversario di centrodestra. Poche sezioni, è vero, ma un distacco inaspettato che ha provocato da subito le dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza di governo per cercare di parare il colpo: «Paghiamo il fatto che forse in cinque anni non abbiamo governato proprio brillantemente», dice a caldo il deputato di FdI Salvatore Deidda, pronto però, poco dopo, a correggere il tiro: «Stanno arrivando nuovi dati che stanno modificando i primi. Stiamo vincendo in molte sezioni dell'hinterland cagliaritano, nel Sarrabus, nell'Oristanese, in Gallura, nel Sassarese. Non abbiamo mai ritenuto che fosse una passeggiata o una vittoria scontata per noi, si sta invece profilando un testa a testa». Cautela all'inizio anche nel quartier generale di Alessandra Todde, ma l'entusiasmo era palpabile: «Una finale di Champions League», l'ha definita Ettore Licheri, senatore e coordinatore regionale del M5s, precisando che si era ancora al primo tempo e che la partita sarebbe stata lunga. Da metà giornata in poi lo spoglio ha visto i due candidati in altalena, un testa a testa segnato dal vantaggio o dalla ricorsa di uno dei due contendenti, che ha convinto sia Todde che Truzzu a non raggiungere le rispettive sedi elettorali, aperte a Cagliari, nell'attesa di un esito più certo. La svolta che ha dato al campo largo il segnale che Todde ce la poteva fare è arrivata con la partenza da Roma sia della segretaria del Pd Elly Schlein che del presidente dei cinquestelle Giuseppe Conte alla volta di Cagliari, dove sono atterrati in serata. «Non erano tanti quelli che immaginavano una sfida così aperta in Sardegna - diceva il leader pentastellato prima di salire sull'aereo - Si va al fotofinish, il risultato è sul filo di lana e può essere deciso da una manciata di voti. Che si vinca o che si perda, però, sarà stato comunque un risultato straordinario e Alessandra Todde merita l'abbraccio di tutta la nostra comunità per il gran lavoro fatto». Truzzu al momento non parla. Nessuno lo ha visto nel suo quartier generale, deserto ormai da qualche ora, quando si è capito che per il centrodestra non ci sarebbe stato nessun exploit. Chi ha deciso comunque subito di riconoscere la vittoria di Todde è stato Renato Soru, l'ex governatore che ha rotto con il centrosinistra, candidandosi in solitario, finendo però per essere bocciato dalle urne: per via dello sbarramento al 10% per le coalizione resterà fuori dal Consiglio regionale. «I migliori auguri ad Alessandra Todde - dice il patron di Tiscali al suo arrivo nella sede elettorale dove ha ammesso la sconfitta - e a tutta la Sardegna perché possano superare il mal governo piuttosto disastroso di questi ultimi cinque anni e possano davvero fare bene per la nostra regione».

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