Regionali Sardegna, la sfida nel centrodestra e l'equilibrio del campo largo alla prova del "fattore Soru" (che rischia di sovvertire i pronostici)

Urne aperte fino alle 22 di questa sera, poi dalle 7 di domattina il via allo spoglio.

Regionali Sardegna, la sfida nel centrodestra e l'equilibrio del campo largo alla prova del "fattore Soru" (che rischia di sovvertire i pronostici)
di Federico Sorrentino
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Domenica 25 Febbraio 2024, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 13:44

In Sardegna si vota dalle 6.30 di questa mattina per eleggere il nuovo governatore e rinnovare il Consiglio regionale. Urne aperte fino alle 22 di questa sera, poi dalle 7 di domattina il via allo spoglio. Affluenza in aumento: alle 12 ha votato il 18,4% degli aventi diritto (cinque anni fa ci si era fermati 16,57%, nel 2014 al 14,5%). Quasi un milione e mezzo i sardi attesi nelle urne. Quattro gli aspiranti presidenti. Il centrodestra sostiene il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (con 9 liste), mentre il candidato del campo largo (Pd-M5s-Avs) è Alessandra Todde. L'ex governatore Renato Soru è invece sostenuto da Coalizione sarda, 5 liste (+Europa, Azione, Italia Viva) e infine c'è Lucia Chessa con la lista autonomista Sardigna R-esiste. 

I pronostici e il "fattore Soru"

Per il rinnovo dell’assemblea legislativa ci sono 58 posti disponibili su 60.

Gli altri due scranni saranno occupati dal candidato governatore che uscirà vincitore dalla competizione e dal suo sfidante arrivato secondo. Esclusi il terzo e il quarto arrivato. E' previsto il voto disgiunto, si potrà quindi esprimere la preferenza per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro. Per questo nessuno degli aspiranti presidenti è certo di quale sarà l'esito del voto, col fattore-Soru che rischia di sovvertire alcuni pronostici.

Il centrodestra punta al bis

In Sardegna il centrodestra punta al bis dopo la vittoria di Solinas nel 2019 e spera di riuscirci con Truzzu, candidato fortemente voluto da Fdi. Una sconfitta del sindaco di Cagliari rischierebbe però di complicare gli equilibri interni nel centrodestra, con la Lega che già nei mesi scorsi avrebbe preferito ricandidare Solinas (poi autoesclusosi dalla contesa in seguito agli sviluppi sulle indagini per corruzione che lo hanno coinvolto). Sonni poco tranquilli anche tra dem e pentastellati, specialmente la segretaria Pd Elly Schlein si gioca molto in Sardegna. La scelta è stata quella di rispolverare l'esperienza del campo largo, mai troppo fortunata in passato, e in caso di ko l'ala bonacciniana del partito tornerebbe a farsi sentire. Prova ad approfittarne Soru, il fondatore di Tiscali in Sardegna ha un grande consenso e confida nel voto disgiunto per rovinare i piani di Truzzu e Todde.

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