Regionali, stravince Rocca, numeri da capogiro: in provincia di Latina sfiora il 70%

Fratelli d'Italia, i candidati e il coordinatore del partito Nicola Calandrini
di Monica Forlivesi
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Martedì 14 Febbraio 2023, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 16:38

Nessuna suspense, nessuna conta all'ultimo voto, che Francesco Rocca - il manager della sanità con il culto del fare voluto dalla premier Giorgia Meloni - è il nuovo presidente del Lazio è chiaro fin da subito, appena una manciata di minuti dopo la chiusura dei seggi. Le prime sezioni scrutinate confermano che la vittoria sarà schiacciante. Nulla a che vedere con quanto successo nel 2018 quando Nicola Zingaretti aspettò fino alle 22.10 per rompere gli indugi e annunciare la vittoria, quella che era la sua riconferma. Ieri tra Rocca, il candidato del centrodestra, e il suo avversario del centrosinistra, l'ex assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, non c'è stata storia, lo scrutinio è partito e arrivato al termine con lo stesso enorme divario, il primo ha oscillato tra il 65 e il 70% in provincia, il secondo attorno al 20%.


Mentre nel 2018 la situazione della provincia di Latina era ribaltata rispetto a quella regionale, con il centrodestra avanti rispetto agli avversari, in questa tornata ha seguito il trend: tanti voti per Rocca, pochi per D'Amato. Anzi, il trend lo ha guidato trainando la vittoria del neo presidente, a livello regionale infatti il centrodestra con Francesco Rocca ha vinto con il 53% contro il 33 di D'Amato. Fissiamo bene queste percentuali e andiamo a vedere quelle della provincia di Latina: 68% per Rocca e 21 per D'Amato. Ritorna un vecchio leitmotiv tanto caro all'ex sindaco Ajmone Finestra, quello che la destra l'ha sdoganata vincendo le elezioni alla fine del 1993 e diventano sindaco con il Movimento sociale: in questa terra c'è il laboratorio della destra. Quindici punti percentuali in più rispetto al resto della regione significa che qui c'è la vera roccaforte, che qui il centrodestra vola, e significa anche che il centrosinistra deve fare - ancor più che altrove - un fermo macchina per guardarsi e capire dove sbaglia, perché non arriva alla gente, perché i cittadini non si riconoscono più nel partito che dovrebbe essere popolare per eccellenza.


Dunque archiviata subito la questione presidente, l'attenzione si sposta sui voti ai partiti e in particolare sugli equilibri interni alle coalizioni e sulle preferenze, su chi degli aspiranti consiglieri regionali riuscirà a entrare alla Pisana. In corsa c'è un vero e proprio mini esercito. Anche qui, fin da subito, emerge un dato: la prepotente vittoria in termini di preferenze di Enrico Tiero, del resto i fratelli Tiero, Enrico e Raimondo, da sempre sono tra i più votati nelle competizioni elettorali, e ieri a metà pomeriggio aveva già collezionato circa 6.000 voti nel solo comune di Latina ed era il primo in diversi comuni. In serata risponde al telefono: «Credo, ma non ho ancora ovviamente i dati ufficiali, di aver raggiunto le 14-15.000 preferenze». Sta festeggiando? «Sì - risponde - avevo fame, e poi c'è da festeggiare la vittoria di Rocca, il fatto che la provincia abbia dimostrato questo attaccamento al centrodestra, rischiamo di eleggere tre consiglieri... Meglio di così non poteva andare, ora bisogna solo lavorare». Una vittoria schiacciante quella di Fratelli d'Italia, il senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale del partito, sottolinea: «Anche in provincia ci confermiamo il primo partito e questo non può che rappresentare per noi un motivo di grande soddisfazione.

Non è un risultato inaspettato ma frutto del lavoro di una squadra di donne e uomini capaci che abbiamo messo in campo per queste elezioni ma soprattutto di un lavoro certosino, svolto nel corso degli anni, con la formazione di una classe dirigente capace, performante e soprattutto a servizio dei cittadini».


Una dura sconfitta per il centrosinistra, il Partito democratico si attesta sul 12%, non era andata molto meglio nel 2018 quando aveva ottenuto il 15%, ma in una situazione già complessa, la costante erosione dei voti per il partito è estremamente preoccupante. Oggi più che mai Latina si conferma città di destra e con lei anche la provincia. Fondamentali ora sono gli equilibri all'interno della coalizione di centrodestra dove si gioca una partita fondamenale per il futuro e la scelta dei candidati nelle future amministrative, a partire da quelle nel Capoluogo. Il dato di partenza: il centrodestra riconquista il Lazio e lo fa con una vittoria netta trainata da Fratelli d'Italia, che vince ovunque e si conferma il primo partito con oltre il 34% superando il risultato delle politiche dello scorso settembre quando aveva ottenuto il 31,44%, prendendo come riferimento la Circoscrizione Lazio del Senato. Il centrodestra è trainante, qui oltre al 34% di Fdi c'è il 18% di Forza Italia e il 13% della Lega, ai quali va aggiunto il 2,1% dell'Udc. Una coalizione fortissima, ci sono comuni in cui Forza Italia, vedi Gaeta, supera il 50%, mentre a Latina la Lega è al 21% e Forza Italia al 10.
Oggi è il giorno del nuovo Consiglio regionale, della sua composizione e dei nomi dei consiglieri che rappresenteranno il territorio pontino alla Pisana, difficile fare previsioni certe, la conta della preferenze è andava avanti fino a tarda serata, solo oggi si saprà chi ce l'ha fatta e chi no.
 

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