Latina, Giudice di pace, uffici allo stremo: «Così chiudiamo»

Latina, Giudice di pace, uffici allo stremo: «Così chiudiamo»
di Elena Ganelli
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Sabato 10 Luglio 2021, 05:02 - Ultimo aggiornamento: 16:06

Benvenuti all'inferno o quasi. Perché tra gli uffici pubblici che operano in condizioni disagiate quello del Giudice di pace di Latina è sicuramente al primo posto. Nei locali della palazzina di via Vespucci, dove peraltro la presenza della sede giudiziaria non è neppure segnalata da una targa al portone, si lavora senza aria condizionata né ventilatori, senza alcun servizio di vigilanza e con una porta antincendio fuorilegge alla cui messa a norma si sta lavorando soltanto in questi giorni.


L'ORGANICO
In questa cornice si inserisce un organico pesantemente sottodimensionato al quale nessuno sembra voler mettere mano. L'aria nel primo pomeriggio di questi giorni di temperature africane è praticamente irrespirabile ma giudici, personale amministrativo, avvocati e utenti della giustizia sono costretti a svolgere la propria attività inclusa la partecipazione alle udienze rischiando il malore. E il lavoro non riesce a tenere il passo con i fascicoli che si accumulano in pile sempre più alte sui tavoli delle stanze al quarto e quinto piano.
Il personale dell'ufficio sulla carta è di 13 dipendenti ma soltanto sulla carta perché effettivamente quattro sono andati in pensione, uno è stato trasferito, uno è in malattia e tre non lavorano in sede causa Covid appartenendo alle categorie fragili. Ci sono poi un assistente part time un giorno a settimana, un funzionario per il settore penale, uno per il civile e un dirigente amministrativo che però è in sede soltanto alcuni giorni la settimana.

A questi vanno aggiunti quattro giudici, uno che da solo si occupa del penale e quattro che seguono invece il civile.


I NUMERI
Raccontano che ci sono attualmente 833 procedimenti penali a dibattimento e 470 in fase di indagine, tutti in carico allo stesso giudice che svolge sia funzioni di giudicante che di gip. E ancora sono agli atti 700 procedimenti contro ignoti. I numeri del civile sono ancora più impressionanti. Quasi 4500 cause civili pendenti delle quali circa 600 sono opposizioni a sanzioni amministrative e circa 3900 ordinarie. Con le udienze che si tengono soltanto il mercoledì. Il risultato è che non si riescono neppure a pubblicare i decreti ingiuntivi, ce ne sono ben 700 in stand by e da un mese circa non si aggiornano i fascicoli né si inoltrano comunicazioni alle parti.


L'EMERGENZA
Una situazione che l'emergenza Covid ha solo aggravato perché da anni si susseguono le denunce sulle condizioni di lavoro. Ma alle numerose note inviate dagli operatori e giudici che lavorano in via Vespucci per sollecitare un potenziamento dell'organico magari con l'applicazione di qualche dipendente del Tribunale, il presidente del Tribunale Caterina Chiaravalloti - che è il coordinatore dell'ufficio del Giudice di pace - non ha mai neppure risposto. E il rischio, ormai alle porte, è che già a settembre sarà quasi impossibile riuscire a svolgere le udienze già fissate. 


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